Nascita del simbolo e costruzione dell'oggetto nella prima infanzia

Cristina Riva Crugnola

Nascita del simbolo e costruzione dell'oggetto nella prima infanzia

Edizione a stampa

40,50

Pagine: 288

ISBN: 9788820428303

Edizione: 2a edizione 1992

Codice editore: 1222.63

Disponibilità: Esaurito

Attraverso quali vie il bambino «prelinguistico» accede alla realtà, agli albori della conoscenza? Che ruolo hanno gli oggetti inanimati nel suo modo esplorativo e ludico di conoscere il mondo? Che forme assume l'interazione bambino-madre in quel complesso intrecciarsi di esperienze cognitive ed affettive che dà luogo alla costruzione della realtà oggettuale nella prima infanzia?

L'originalità dell'approccio dell'autrice nell'affrontare questi cruciali interrogativi consiste nel leggere il processo aurorale della conoscenza sulla scorta di concezioni tradizionalmente «separate» nel campo della psicologia dello sviluppo: quella psicoanalitica e quella cognitivista-interazionista.

Attraverso l'analisi di materiale osservativo longitudinale (raccolto con l'ausilio di mezzi audiovisivi), concernente l'attività di bambini dai 9 ai 15 mesi con oggetti inanimati, in presenza e in assenza della madre, l'autrice ci guida alla lettura della nascita della realtà oggettuale secondo una «doppia chiave», evidenziando l'emergere di processi simbolici di marca affettiva correlati a specifiche configurazioni cognitive (giochi convenzionali, schemi sensomotori, modalità comunicative, ecc.). Si delinea così, nel suggestivo panorama mentale tracciato, l'oscillare del bambino che accede al mondo tra un uso "fusionale" dell'oggetto inanimato ed un uso «protosimbolico» dell'oggetto stesso: sulla base di quest'ultimo, esso assumerà significati affettivi più differenziati ed una consistenza cognitiva più solida e distintiva.

Cristina Riva Crugnola, laureata in Filosofia e specializzata in Psicologia, ha conseguito nel 1987 il titolo di dottore di ricerca in psicologia. Allieva e collaboratrice di Franco Fornari, svolge attualmente, presso l'Istituto di Psicologia della Facoltà di Lettere e filosofia dell'Universítà di Milano, attività di ricerca nel campo della Psicologia clinica e dell'età evolutiva. Ha pubblicato, oltre a numerosi saggi e articoli, i volumi Simbolo e conoscenza (Cortina, 1985) e Psicoanalisi in ospedale (in coll. con F. Fornari, L. Frontori, R. Cortina, 1985).

Prefazione, di Dario Varin
Premessa
Parte prima
PROSPETTIVE TEORICHE
1. Processi di simbolizzazione e sviluppo mentale infantile: la prospettiva psicoanalitica
1.1. Simbolo e conoscenza infantile
La lezione freudiana: sogno, gioco e comportamento
infantile
Identifícazione simbolica e accesso alla realtà
Il simbolo tra impulsi libidici e impulsi distruttivi: la riflessione kleiniana
Equazione simbolica, rappresentazione simbolica e relazioni d'oggetto I
1.2. Il simbolo tra Sé e mondo-oggettuale
Sviluppo emotivo e fenomeni transizionali
Fenomeni transizionali tra simbiosi e individuazione
Relazione contenitore-contenuto e funzione simbolica
Semiosi affetliva e semiosi operativa nella conoscenza infantile
1.3. Il simbolo tra alterità e fusione
2. Simbolo e comunicazione nella prima infanzia: tendenze in psicologia dell'età evolutiva e teoria psicoanalitica
2.1. Attività sensomotoria e processi protosemiotici Simbolo ludico e gioco d'esercizio
Protosimbolo e pattems sensomotori,
Attività percettiva, schemi sensomotori e conoscenza prelinguistica
2.2. Dalla comunicazione diadica all'interazione triadica
Intersoggettività primaria e funzione fatica
Funzione fatica e réverie materna
Intersoggettività secondaria e funzione referenziale
Nascita della referenza ed emergenza del «terzo»
2.3. Processi comunicativi e simbolici tra prospettiva psicanalitica e teorie cognitiviste/interazioniste
Parte seconda
UN CONTRIBUTO DI RICERCA
3. Premesse e metodi di ricerca
3.1. Ipotesi e finalità
3.2. Metodologia
La scelta del metodo di osservazione
3.3. Codifica ed elaborazione dei dati
4. Semiosi affettiva ed attività esplorativa e ludica del bambino dai 9 ai 15 mesi nell'interazione con la madre
4.1. Schemi generici e uso «transizionale» dell'oggetto Il caso di Andrea
Marco e Simone
4.2. Verso l'uso realistico dell'oggetto: dagli schemi generici agli schemi specifici
L'uso «specifico» dell'oggetto tra schemi generici e modalità espulsivi
Il consolidarsi degli schemi specifici
4.3. Il ruolo della madre nell'interazione bambino/oggetti inanimati
La madre «assente»: modalità corporee fusionali, fenomeni transizionali e uso «convulso» dell'oggetto
Modalità corporee fusionali e uso «specifico» dell'oggetto
4.4. Giochi convenzionali e processi di simbolizzazione affettiva
I giochi del «fare e disfare» e del «dare e prendere» e l'esclusione del terzo
Il gioco, del «nascondino» tra passività ed attività
Verso l'universo degli oggetti: l'apertura della relazione ludica bambino/madre
4.5. Dalla richiesta alla dichiarazione: la comunicazione bambino/madre in relazione agli oggetti
5. Note conclusive
5.1. Discussione dei risultati
L'accesso alla realtà tra semiosi affettiva e strutture cognitivo/interattive
5.2. La relazione/bambino/oggetti/madre: dall'equazione simbolica al protosimbolo
Modalità transizionali e fusionali e relazione contenitore-contenuto
Processi protosimbolici e funzione patema
Appendice
Illustrazione di un caso: le sedute osservative di Andrea
Bibliografia


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