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Le umiliazioni dell'esilio.

Francine Rosenbaum

Le umiliazioni dell'esilio.

Le patologie della vergogna dei figli dei migranti

Partendo da una esperienza clinica con i bambini e le famiglie multiculturali, il volume evoca gli effetti perversi del misconoscimento delle risorse psicolinguistiche della lingua materna. La valorizzazione della lingua materna, il genogramma e la riscoperta delle storie di vita sono i supporti maggiori delle terapie che vengono ampiamente illustrate.

Edizione a stampa

27,00

Pagine: 208

ISBN: 9788856849349

Edizione: 1a edizione 2013

Codice editore: 1168.1.53

Disponibilità: Esaurito

A partire dalla sua esperienza clinica con i bambini e le famiglie multiculturali, Francine Rosenbaum evoca in questo volume gli effetti perversi del misconoscimento delle risorse psicolinguistiche della lingua materna necessaria all'elaborazione dell'identità.
Dall'inizio della sua attività clinica ha costatato che il malessere dei migranti si cristallizza spesso in sitomi che ledono la parola o la scrittura. I bambini che ne soffrono approdano con i loro genitori nei consultori psicopedagogici dove i riferimenti epistemologici monoculturali e gli strumenti di valutazione monolingui si sono rivelati insufficenti e insoddisfacenti tanto per le valutazioni che per le prese in carico di una problematica complessa che va ben al dilà dei modelli psicopedagogici e rieducativi tradizionali.
Ci infonde la certezza che possiamo agire con i bambini e le loro famiglie facendo leva sulla lingua, le origini, gli antenati, i modi di fare e tutti i multipli legami che costituiscono il contenitore umano fisico e psichico par fantasmare l'identità e trasformarla in narrazione strutturante.
Ci mostra come, perdendo l'involucro sonoro della lingua materna, la prossimità fisica del simile, il riflesso speculare dello sguardo dell'altro, l'attualità costituita da corrispondenze immediatamente decifrabili, l'essere umano sperimenta sentimenti di annullamento, di destrutturazione, di disperazione, di vuoto affiliativo e affettivo, di perdita di identità, di paura e di minaccia. Le conseguenze possono essere molteplici: isolamento, mutacità, ripiego, agressività, crisi di identità, paralisi del pensiero, vergogna e umiliazione. Col pretesto dell'integrazione, il frequente diniego delle risorse dell'asse affiliativo dei migranti nega loro l'accesso ad un'integrazione desiderata.
La valorizzazione della lingua materna, il genogramma e la riscoperta delle storie di vita grazie alla mediazione linguistico-culturale sono i supporti maggiori delle sue terapie che vengono ampiamente illustrati dalle storie cliniche.

Francine Rosenbaum , è nata in Svizzera in una famiglia plurilingue e pluriculturale. Logopedista di formazione, si è specializzata in terapia etnoclinica e famigliare, ipnosi ericksoniana e etnopsichiatria. Si è dedicata alla cura delle turbe della comunicazione e del linguaggio attribuiti alla migrazione e al multilinguismo. Attualmente svolge servizi di supervisione e di formazione alla presa in carico delle famiglie migranti e alla mediazione linguistico-culturale in Italia, Svizzera e Francia. Autrice di numerosi articoli, ha pubblicato nel 1997 " Approche transculturelle des troubles de la communication - Langage et migration " aux éditions Masson di cui la traduzione italiana è disponibile dal 2010 sul sito www.etnoclinica.ch.



Marco Vannotti, Prefazione
(Una prospettiva etica e umanistica, sociale e impegnata della terapia logopedica e del legame terapeutico con le famiglie migranti; L'accoglienza)
Maria Grazia Soldati, Presentazione
(Non si finisce mai di conoscere qualcuno; La ricerca creativa: per ri-trovarsi bisogna smarrirsi; Un patchwork di molteplici insegnamenti)
Introduzione
(Autoreferenza; La pratica attuale; La ricerca azione; L'asimmetria fra utenti migranti e operatori; L'umiliazione dei genitori migranti; Lingua materna, mutacità e migrazione; I tempi della mutacità)
Le patologie linguistiche della vergogna
(Storia clinica: terapia e lingua materna; Caso clinico; Storia clinica: la mobilità del quadro terapeutico; Caso clinico; Commento; Storia clinica: narrazione e terapia, adolescenza, scissioni, riti di passaggio; Caso clinico; Commento; Storia clinica: Sebastian o una storia individuale violentata dalla storia collettiva; Caso clinico; Commento)
Lo smarrimento degli operatori con i migranti vittime della violenza collettiva
(Premessa; L'irruzione della realtà traumatica nel quadro; Primi smarrimenti terapeutici con i ragazzi; Alleanza con gli insegnanti; Sostegno psico-pedagogico; Strada facendo...; Evoluzione del comportamento; Il lavoro con la scuola; Situazione un anno dopo; Condivisione del "burn out" assieme ai colleghi di Appartenances: rilettura dell'istituzionalizzazione; Coinvolgimento etico professionale e personale)
I traghettatori di parole
(La mediazione linguistico-culturale; Storia clinica: il traghettatore di parole fra operatori e famiglia migrante; Colloquio etnoclinico; l'umiliazione attenuata grazie alla costruzione condivisa di una nuova identità narrativa in lingua materna; Storia clinica: Jonas, il leki mubali smarrito; Conclusioni)
Claude Mesmin, Postfazione
Glossario
Guida all'approfondimento bibliografico
Bibliografia.

Contributi: Claude Mesmin, Maria Grazia Soldati, Marco Vannotti

Collana: Le professioni nel sociale

Argomenti: Psicologia e psicopatologia del linguaggio - Emigrazione, immigrazione

Livello: Testi per insegnanti, operatori sociali e sanitari

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