A cura di: Antonio Grieco, Nicola Di Credico
La protezione individuale: un contributo alla prevenzione
Pagine: 168
ISBN: 9788820464028
Edizione: 1a edizione 1990
Codice editore: 1339.6
Disponibilità: Fuori catalogo
A cura di: Antonio Grieco, Nicola Di Credico
Pagine: 168
ISBN: 9788820464028
Edizione: 1a edizione 1990
Codice editore: 1339.6
Disponibilità: Fuori catalogo
Nel contesto del ricco ed originale quadro teorico e in migliaia di esperienze, cui l'iniziativa del movimento sindacale ha saputo dare vita nel nostro paese sui rapporti tra lavoro e salute a partire dai primi degli anni '60, la «protezione individuale» è stata lasciata relativamente in ombra, oggetto d'interesse e di lavoro, bisogna ammetterlo, solo presso gli addetti alla sicurezza nelle imprese e alcuni magistrati, quasi a significare un rifiuto da parte dei molti degli unici strumenti cui un tempo era affidata una povera prevenzione, nonostante l'impegno di coloro che pure andavano prescrivendoli.
Una conferma la si può trovare anche nei più autorevoli trattati di medicina del lavoro che hanno visto la luce negli ultimi vent'anni, nei quali alla protezione individuale e ai mezzi per attuarla vengono dedicati solo pochi cenni o niente del tutto.
In questo volume, partendo da una recente iniziativa dell'istituto di Medicina del lavoro dell'Università di Milano, si ritorno sul tema tentando con il contributo di un gruppo tra i maggiori esperti d'evidenziare, e in parte colmare, le molteplici carenze: insufficienza della dottrina, lacune normative, meccanicismo degli approcci, enfasi monodisciplinari, povertà epidemiologiche, sterilità dei cataloghi e degli elenchi, ambiguità commerciali...
L'insieme dei capitoli soffre ancora di alcuni di tali difetti, cui si aggiungono le inevitabili diversità di taglio delle monografie di tipo collettaneo. Tuttavia, il quadro complessivo che ne emerge è ricco di utili precisazioni e ragionevoli ipotesi, fresco per un approccio nuovo che gli deriva da un impegno multidisciplinare, foriero di interessanti sviluppi.
Viene confermata la priorità che spetta alla progettazione ergonomica dei luoghi e dei sistemi di lavoro, globalmente intesi, per fare prevenzione. All'interno di questo approccio, la protezione individuale può trovare una ragionevole collocazione che, tuttavia, è conseguibile solo attraverso una maggiore attenzione al problema rispetto a quanto è stato fatto finora, specie attuando consensuali iniziative di formazione.
lungo questo percorso verranno anche assicurate ai mezzi di protezione individuali quelle caratteristiche di efficacia, innocuità e tollerabilità, necessarie per conferire loro un ruolo di confortevoli ausilii alla prevenzione primaria.
Contributi: Luigi Bandini Buti, L. Bodini, S. Bosia, G. B. Caramazza, L. Carboncini, M. Di Lecce, V. Galimberti, M. Masali, F. Merluzzi, P. Moroni, D. Moyeu, C. Nava, S. Orsini, F. Pierini, A. Salerno, V. Vedovato, G. C. Vicinelli
Collana: Salute e lavoro
Argomenti: Salute, società, medicina del lavoro
Livello: Testi per insegnanti, operatori sociali e sanitari
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