Democrazia e sviluppo nella Spagna postfranchista

Carlota Bustelo

Democrazia e sviluppo nella Spagna postfranchista

Edizione a stampa

45,50

Pagine: 312

ISBN: 9788820427719

Edizione: 1a edizione 1988

Codice editore: 1270.8

Disponibilità: Limitata

Due seminari dello stesso genere di quello che dà luogo alla pubblicazione di questo volume avevano già avuto luogo a Roma per iniziativa della Fondazione Basso: il primo (novembre 1984) si basava su un confronto con l'esperienza della Repubblica federale tedesca, il secondo (gennaio 1986) su un confronto con l'ancora più recente esperienza francese (la Francia si trovava agli inizi della cosiddetta «coabitazione» ai vertice dello Stato). Tuttavia, se si sfogliano i due volumi in cui sono raccolti i materiali di questi primi due seminari, non si avvertono gli stessi toni fortemente critici e autocritici presenti nelle relazioni lette a Roma, in occasione del terzo seminario (febbraio 1987) da esponenti e studiosi della sinistra spagnola. Naturalmente, c'è un elemento congiunturale che va tenuto in conto: la prossimità nella Spagna della primavera dell'87 di una tornata elettorale su scala nazionale.

Chi legge le pagine che seguono troverà come già con la relazione introduttiva, pronunciata dal direttore di El País, Juan Luís Cebrián, comparisse nei lavori del seminario una spregiudicatezza di linguaggio quanto meno inusuale. E' stata proprio questa spregiudicatezza (e cioè una assoluta mancanza di giri di parole, di diplomatiche allusioni, di compiacenti attenuazioni) che ha tratto fuori il seminario dal grigiore di dibattiti meramente settoriali e specialistici e ha favorito, al contrario, in chi vi ha partecipato - e favorirà ora, in chi legge questo volume - una riflessione che va molto a fondo nelle coordinate sociologiche, istituzionali, politiche della Spagna di oggi, e cioè di una Spagna che guarda a se stessa e all'Europa a dieci anni dalla transizione alla democrazia. Fornendo così elementi di grande importanza sia per un collegamento con il passato franchista e con le «permanenze storiche» sia per una comparazione con altri paesi di recupero democratico recente o anche, come L'Italia, meno recente nel quadro di sistemi democratico - parlamentari a base di massa.

Presentazione, di Albeno Caracciolo
Introduzione, di Juan Luís Cebtián
La Spagna vista dall'Europa, di Ignacio Sotelo
Qualcosa è cambiato, di Rosa Rossi
Tra militarismo e conservatorismo: tendenze politiche di fondo, di Antonio Elorza
Alcune considerazioni sul passato della democrazia spagnola, di Gabriele Ranzato
Fuoriuscita dalla dittatura e costruzione della democrazia. Il ruolo del Psoe, di Enzo Collotti
La Spagna tra europeismo e atlantismo, di Robetio Mesa
Alleanza atlantica e Comunità europea, di Antonio Giolitti
Transizione politica, istituzioni post-franchiste e società civile, di Ramon García Cotarelo
I mali comuni delle democrazie, di Mario Caciagli
Unità e pluralità nazionale: la questione delle autonomie, di Josep M. Colomer
L'istituzione delle Comunità autonome. di Matio Caciagli
Industrializzazione e modernizzazione economica, di Jacint Ros Hombravella
Il processo di sviluppo in Spagna e in Italia, di Vera Zamagni
Movimento femminista e transizione, di Giuliana Di Febo
Evoluzione dei comportamenti e del ruolo della donna spagnola nell'Ultimo decennio, di Carlota Bustelo Galciu del Real
Classi, cittadinanza sociale e sviluppo difforme, di
Carlo Carboni
Conclusioni, di Jorge de Esteban


Contributi: J. L. Cebrian, A. Caracciolo, C. Bustelo, M. Caciagli, C. Carboni, E. Collotti, J. M. Colomer, R. G. Cotarelo, J. De Esteban, G. Di Febo, A. Elorza, A. Giolitti, J. R. Hombravella, R. Mesa, G. Ranzato, R. Rossi, I. Sotelo, V. Zamagni

Collana: Quaderni della Fondazione Lelio e Lisli Basso-Issoco

Argomenti: Politica estera, relazioni internazionali

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