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Contraddizione performativa e ontologia

Paolo Pagani

Contraddizione performativa e ontologia

Edizione a stampa

50,00

Pagine: 512

ISBN: 9788846415899

Edizione: 1a edizione 1999

Codice editore: 495.104

Disponibilità: Nulla

Nel dibattito filosofico sviluppatosi negli ultimi decenni tra Apel, Habermas e i razionalisti critici, è emerso con forza il tema della "fondazione ultima" del sapere. In particolare, in quell'ambito di discussione, è parso a più d'uno tra gli interlocutori che la riduzione a contraddizione performativa costituisse la risorsa argomentativa estrema cui appellarsi per evitare di incorrere nelle secche del cosiddetto "trilemma di Fries".

Non si vuole qui ricostruire il noto dibattito ora accennato; si cerca piuttosto di dare un contributo al chiarimento di alcuni dei termini che esso, il più delle volte, ha lasciato sottintesi. A questo scopo, la prima parte del testo si concentra sulla figura della contraddizione performativa, indagandone le condizioni di possibilità attraverso una attenta ricognizione delle principali versioni della teoria degli Speech-Acts.

La seconda parte, poi, ha cura di trattare il tema della autoreferenzialità del linguaggio, senza la quale non si potrebbe parlare di "contraddizione performativa": e lo fa con analitica attenzione alle varie "teorie dei tipi" proposte dai laici di Cambridge nella prima metà del XX secolo. La terza parte, infine, mette a fuoco nessi e differenze tra la riduzione a contraddizione performativa e la difesa elenctica della verità a portata trascendentale; e lo fa in riferimento ad alcuni classici della filosofia, ma anche tenendo in conto il contributo di significative voci contemporanee. E proprio nella indicazione della specificità elenctica si può dire che stia il motivo dominante dell'intero lavoro.

Tale motivo, nelle pagine finali, si apre anche ad un duplice tentativo: tracciare la differenza tra una logica apodittica ed una logica elenctica, e indicare la prospettiva di una ontologia elementare.

Paolo Pagani si è laureato in filosofia teoretica all'Università Cattolica di Milano, e, dopo essere stato per alcuni anni docente di ruolo nei licei, ha conseguito il dottorato di ricerca presso l'Università di Venezia. Attualmente è docente stabile di filosofia alla Facoltà di Teologia di Lugano (CH), dove coordina anche le attività della locale "Cattedra Rosmini". È autore del volume Sentieri riaperti (Jaca Book, Milano 1990), e curatore - insieme a M. Hauke - del volume Eternità e Libertà (FrancoAngeli, Milano 1998). Ha partecipato al volume La libertà del bene , curato da C. Vigna (Vita e Pensiero, Milano 1998), e ha pubblicato saggi di antropologia e di filosofia morale.



Carmelo Vigna , Prefazione
Parte I. Per una teoria della contraddizione performativa
Un approccio alla teoria della contraddizione performativa
L'itinerario di John Austin
La questione dell'intenzione
La specificità della contraddizione performativa
Parte II. Strategie elusive della contraddizione performativa
La tipologica russelliana nei Principles
Il tema della "circolarità viziosa"
Sviluppi tipologici nei Principia Mathematica
I "tipi" oltre Russell
Una strategia più radicale
Parte III. Dalla contraddizione performativa all'elenchos
Indicazioni introduttive sui luoghi classici di elenchos
Lo specifico apofantico
La pratica elenctica
La questione del linguaggio naturale
Il problema del formalismo
Appendice . Osservazioni sulla possibilità di un "calcolo elenctico"

Contributi: Carmelo Vigna

Collana: Filosofia

Argomenti: Ermeneutica - Filosofia del linguaggio

Livello: Studi, ricerche

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