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Anatomia di un territorio.

Potito d'Arcangelo

Anatomia di un territorio.

Pizzighettone nel secondo Quattrocento

Il volume analizza gli spazi che trovarono in Pizzighettone il proprio baricentro alla fine del Medioevo e propone gli esiti di un’indagine che riconsidera importanti questioni inerenti la storia delle campagne della Bassa Lombarda.

Edizione a stampa

39,50

Pagine: 288

ISBN: 9788856846317

Edizione: 1a edizione 2012

Codice editore: 1573.401

Disponibilità: Discreta

"Civile e ricco castello, molto pie' di popolo, [...] fra le prime fortezze di Lombardia, [_] cinto di fortissime mura". Con queste parole Leandro Alberti, nella Descrittione di tutta Italia (1550), elogiava Pizzighettone (CR) intorno alla metà del XVI secolo. Parole non meno lusinghiere aveva usato circa un secolo prima Biondo Flavio, che intorno alla metà del XV secolo aveva ammirato una terra ricca e popolosa ed una rocca tra le più forti di Lombardia. A far da volano per la crescita della fortezza sull'Adda, fondata nella prima metà del XII secolo, erano state nei secoli precedenti le franchigie accordate dai Cremonesi e dai Visconti, coronate nella prima metà del XV secolo dalla concessione dello status di terra separata ad opera di Filippo Maria Visconti. Il termine con cui le fonti tardoquattrocentesche e cinquecentesche designano Pizzighettone - terra - ci dice di una realtà ormai vigorosa, in grado di differenziarsi dai loci e dai castra sparsi per il Cremonese ed il Lodigiano.
Questo studio è rivolto all'analisi dello spazio, o meglio degli spazi che trovarono in Pizzighettone il proprio baricentro alla fine del medioevo, e si propone nel contempo di affrontare importanti questioni inerenti la storia della terra e, più in generale, la storia delle campagne della Bassa Lombarda tra Quattro e Cinquecento. Il lavoro è organizzato secondo una doppia ripartizione. Dapprima si esamina il territorio in cui Pizzighettone è situato, quindi si ricostruisce la fisionomia del centro abitato, compreso all'interno delle mura. Questa parte fa da ampio preambolo all'analisi e alla discussione di altri dati raccolti in contesti spaziali e temporali di più vasto respiro. Integrano il testo nove tavole, fra cui una ricostruzione grafica del sorprendente sistema difensivo di Pizzighettone a fine Quattrocento, secondo i nuovi elementi raccolti dall'Autore, e un'Appendice contenente un repertorio dei toponimi e degli idronimi.

Potito d'Arcangelo è dottore di ricerca in storia medievale. Sul Cremonese ha già pubblicato Acque e destinazioni colturali nel Cremonese alla fine del Medioevo. Secoli XIV-XV in Storia di Cremona. Il Quattrocento (2008).



Introduzione
Nota metrologica
Il territorio
(La giurisdizione; La vie di comunicazione terrestri; Il ponte sull'Adda; Il porto; Gli argini; Il paesaggio agrario; Gli ambienti naturali)
La terra
(La popolazione; Il sistema difensivo; Mulini, segherie, locande, ospedali; Gera; Un piccolo enigma: San Bernardino; Il centro abitato; Le vicinie)
Un approccio dinamico
(Nel tempo; Nello spazio; Da castrum a terra)
Repertorio dei toponimi e degli idronimi
Tavole
Bibliografia
Indice dei nomi e dei luoghi.

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