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A volte sogniamo di essere libere

Associazione Internazionale Amici

A cura di: Raul Calzoni, Ambra Laurenzi

A volte sogniamo di essere libere

Il lavoro forzato alla Siemens nel lager femminile di Ravensbrück

Dall’agosto del 1942 all’aprile del 1945 la Siemens & Halske ha posseduto un centro di produzione adiacente al campo di concentramento femminile di Ravensbrück, nel quale 2300 internate furono costrette al lavoro forzato. Questo volume raccoglie i ricordi e le testimonianze di queste donne, provenienti da quindici diverse nazioni, che sopravvissero all’internamento e al campo di lavoro.

Edizione a stampa

36,00

Pagine: 282

ISBN: 9788835106029

Edizione: 2a ristampa 2022, 1a edizione 2020

Codice editore: 2000.1541

Disponibilità: Discreta

Pagine: 282

ISBN: 9788835103233

Edizione:1a edizione 2020

Codice editore: 2000.1541

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Dall'agosto del 1942 all'aprile del 1945 la Siemens & Halske ha posseduto un centro di produzione adiacente al campo di concentramento femminile di Ravensbrück, nel quale 2300 internate furono costrette al lavoro forzato.
Nel volume sono raccolti i ricordi e le testimonianze di queste donne provenienti da quindici diverse nazioni, che sopravvissero all'internamento e al campo di lavoro.
Il libro offre un bilancio delle condizioni di vita delle recluse attraverso una polifonia della memoria che si fonda su testimonianze, lettere, resoconti, diari, interviste, questionari, memoriali, autobiografie e disegni delle internate.
Da questi materiali emerge una rappresentazione corale dell'orrore che, supportata da fonti storiche, documenta il funzionamento del sistema del lavoro forzato nei capannoni della Siemens & Halke, contestualizzandolo nella produzione bellica e nel sistema economico hitleriano. La sinergia fra documenti, ricordi delle internate e immagini racconta la violenza del sistema concentrazionario e, al contempo, la solidarietà fra le prigioniere e le forme di sopravvivenza e di resistenza che misero in essere, come il sabotaggio della produzione e la realizzazione di oggetti di uso quotidiano per sopravvivere alle condizioni di vita estreme nel campo.

L'Associazione Internazionale Amici del Memoriale di Ravensbrück (Internationaler Freundeskreis e. V. für die Mahn- und Gedenkstätte Ravensbrück - IFK) sostiene le iniziative culturali e pedagogiche del Memoriale e, in particolare, si pone l'obiettivo di preservare dall'oblio, di rendere accessibile e di tramandare la memoria delle ex internate nel campo di concentramento. Con questo scopo, l'IFK ha condotto interviste e contribuito alla realizzazione di pubblicazioni di testimonianze. Questo volume è stato possibile grazie alla collaborazione di diversi membri dell'Associazione.

Insa Eschebach, Peter Plieninger, Saluti e ringraziamenti
Abbreviazioni
Ambra Laurenzi, Premessa. Il lavoro forzato delle donne di Ravensbrück
Raul Calzoni
e Silvia Casazza, Prefazione all'edizione italiana. La necessita di preservare la memoria di Ravensbrück
Janna Lölke,
Introduzione
"La Siemens era in cerca di prigionieri...". La costruzione del campo e l'inizio della produzione
"La Siemens aveva un sistema ingegnoso...". Le gerarchie e le condizioni di lavoro
"A stomaco vuoto e morte di sonno...". Le condizioni di vita
"... l'intera catena era ferma". La resistenza e il sabotaggio
"L'allarme antiaereo era uno dei momenti più felici...". La chiusura e la liberazione
Biografie delle testimoni
Glossario
Bibliografia
I curatori
Collaboratori e collaboratrici.

Contributi: Silvia Casazza, Insa Eschebach, Janna Lölke, Peter Plieninger

Collana: Varie

Argomenti: Biografie, narrazioni

Livello: Studi, ricerche

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