Il dialogo tra Vaticano e Comitato Internazionale della Croce Rossa sulla questione dei prigionieri di guerra (1939-1944)

Titolo Rivista ITALIA CONTEMPORANEA
Autori/Curatori Jacopo Pili
Pubblicazione Online First 14/12/2023 Fascicolo 2024/304
Lingua Italiano Numero pagine 27 P. 1-27 Dimensione file 170 KB
DOI 10.3280/ic2024-15935
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

La Convenzione di Ginevra del 1929 pose la Santa Sede in una posizione di svantaggio rispetto alla Croce Rossa sul tema del soccorso ai prigionieri di guerra, e il tentativo della diplomazia umanitaria del Vaticano di ottenere il riconoscimento dell’attività del proprio Servizio Informazioni da parte dei paesi belligeranti durante la Seconda guerra mondiale fu visto con sospetto dal Comitato Internazionale e da alcune società nazionali della Croce Rossa. I tentativi di stabilire una collaborazione fra Croce Rossa e il Vaticano sul tema dei prigionieri di guerra furono indeboliti da questa competizione e da una generale sfiducia reciproca: se il Cicr riteneva che la Santa Sede dovesse limitare la propria azione al sostegno spirituale, quest’ultima guardava a volte con sospetto l’organizzazione ginevrina. Nonostante questo, forme di collaborazione emersero gradualmente con proseguire del conflitto e all’allargarsi dell’emergenza umanitaria, ponendo le basi per il futuro rapporto fra i due attori umanitari.;

Keywords:prigionieri di guerra; diplomazia umanitaria; Santa Sede; Croce Rossa; Seconda guerra mondiale; umanitarismo

  1. Johannes Paulmann (a cura di) (2016) Dilemmas of Humanitarian Aid in the Twentieth Century, Oxford: Oxford University Press.
  2. Laura Pettinaroli (2020), The Holy See’s Humanitarian Diplomacy towards the Russian World (1914-22), in Alberto Melloni, Giovanni Cavagnini, and Giulia Grossi (a cura di) Benedict XV: A Pope in the World of the 'Useless Slaughter' (1914-1918), Turnhout, Brepols, pp.1087-1104
  3. Stefano Picciaredda (2003), Diplomazia umanitaria. La Croce Rossa nella Seconda guerra mondiale, Bologna, il Mulino.
  4. Davide Rodogno (2021), Night on Earth: A History of International Humanitarianism in the Near East, 1918–1930, Cambridge, Cambridge U.P.
  5. Oliver Sibre (a cura di) (2018), La diplomatie globale du saint-siège au défi des sciences humaines: bilans, problématiques et nouvelles perspectives, “MEFRIM” n.130, Rome, Ecole française de Rome.
  6. Peter Stamatov (2013), The Origins of Global Humanitarianism, Cambridge, Cambridge University Press.
  7. Massimiliano Valente (2019), Benedetto XV e l’Ufficio provvisorio per informazioni sui prigionieri di Guerra (1914-1918), in Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Biblioteken (QFIAB), 99, pp. 367-386
  8. Christine Winter (2013), Limits of Impartiality: The Delegates of the International Committee of the Red Cross in Australia during the Second World War, in “History Australia,” n.10, pp.56-74, https://doi.org/10.1080/14490854.2013.11668461
  9. Paolo Zanini, The Holy See, Italian Catholics and Palestine under the British Mandate: Two Turning Points, in “The Journal of Ecclesiastical History”, 67, 2016, pp.799-818. DOI: 10.1017/S002204691500333
  10. Paolo Zanini (2022), Rivendicazioni nazional-cattoliche e guerra fascista: La campagna per i Luoghi Santi dell'estate 1940, in: ‘Violenza sacra. V.2: Guerra santa, sacrificio e martirio in età contemporanea,’ M. Paiano ed. (Roma: Viella, 2022) pp.149-172.
  11. Leon Papeleux (1991), L’action caritative du Saint-Siège en faveur des prisonniers de guerre (1939-1945), Bruxelles, Institut Historique Belge de Rome,
  12. Dolores Martín-Moruno Feeling humanitarianism during the Spanish Civil War and Republican exile, “Journal of Spanish Cultural Studies,” 21 (4), 2020, pp. 445-457. DOI: 10.1007/978-3-031-00824-5_
  13. Roberto Mazza (2020), A Coherent Inconsistency: Italian Cultural Diplomacy in Palestine, 1918–1938, in “European Cultural Diplomacy and Arab Christians in Palestine”, 1918–1948.
  14. Helena F.S. Lopes (2018), The Macau Delegation of the Portuguese Red Cross during the Second World War, “The Journal of Imperial and Commonwealth history”, n.46; pp.1125-1147, DOI: 10.1080/03086534.2018.145254
  15. Marie Levant, Laura Pettinaroli and Olivier Sibre (a cura di) (2022), Le Vatican, acteur global au XXe siècle Le tournant des années Pie XII, (1939-1958), “Monde(s)” n.22, Rennes, Presses universitaires de Rennes.
  16. Marie Levant, Nina Valbousquet (a cura di) (2022), Religion et humanitaire: renouveau historiographique et chantier des archives Pie XII, in “MEFRIM” n.134, Rome, Ecole française de Rome.
  17. Dena Freeman (2019), Tearfund and the Quest for Faith-Based Development, London, Routledge.
  18. David P. Forsythe (2005), The Humanitarians. The International Committee of the Red Cross, Cambridge, University Press.
  19. Matthew Hilton et al (2018), History and Humanitarianism: A Conversation, “Past & Present”, n.241, pp.1-38.
  20. Nobert Götz, Georgina Brewis, Steffen Werther (2020), Humanitarianism in the Modern World: The Moral Economy of Famine Relief, Cambridge, Cambridge University Press.
  21. Mara Dissegna (2020), The International Committee of the Red Cross, the Vatican and Prisoners of War in Alberto Melloni, Giovanni Cavagnini, and Giulia Grossi (a cura di) Benedict XV: A Pope in the World of the 'Useless Slaughter (1914-1918), Turnhout: Brepols, pp.459-478.
  22. Francesca Di Giovanni, Giuseppina Roselli (a cura di) (2004) Inter arma caritas: l'Ufficio Informazioni Vaticano per i prigionieri di guerra istituito da Pio XII, 1939-1947, (Città del Vaticano: Archivio Segreto Vaticano.
  23. Delphine Debons (2009), Le CICR, le Vatican et l'œuvre de renseignements sur les prisonniers de guerre: rivalité ou collaboration dans le dévouement? ‘Relations internationales’, n.138, pp.39-57, 10.3917/ri.138.0039.
  24. James Crossland (2014), Britain and the International Committee of the Red Cross, 1939-1945, Basingstoke, Palgrave Macmillan
  25. James Crossland (2011) A man of peaceable intent: Burckhardt, the British and Red Cross neutrality during the Second World War, “Historical Research: the Bulletin of the Institute of Historical Research”, 2011, n.84 pp.165-182.
  26. Lucia Ceci (2013), L’interesse superiore, Il Vaticano e l’Italia di Mussolini, Roma-Bari Laterza
  27. Pierre Bletet (a cura di) (1965-1981) Actes et documents du Saint-Siège relatifs à la Seconde Guerre mondiale, 11 vol., Città del Vaticano
  28. David Bidussa (2020), La misura del potere, Pio XII e i totalitarismi tra il 1932 e il 1948, Milano, Solferino
  29. Annette Becker (2003), Oubliés de la Grande Guerre. Humanitaire et culture de guerre 1914-1918, Paris, Hachette
  30. Michael Barnett, Janice Stein (a cura di) (2012) Sacred Aid: Faith and Humanitarianism, Oxford, Oxford U.P.
  31. Alastair Ager, Joey Ager (2015), Faith, Secularism and Humanitarian Engagement: Finding the Place of Religion in the Support of Displaced Communities, New York, Palgrave Macmillan.

Jacopo Pili, Il dialogo tra Vaticano e Comitato Internazionale della Croce Rossa sulla questione dei prigionieri di guerra (1939-1944) in "ITALIA CONTEMPORANEA" 304/2024, pp 1-27, DOI: 10.3280/ic2024-15935