Titolo Rivista ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE
Autori/Curatori Luciano Forlani
Anno di pubblicazione 2018 Fascicolo 2017/3
Lingua Italiano Numero pagine 19 P. 8-26 Dimensione file 381 KB
DOI 10.3280/ES2017-003002
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I rapporti di lavoro sono uno degli oggetti privilegiati delle riforme portate avanti dai Paesi UE tra ricerca di nuovi equilibri di flessicurezza per l’intera platea dei lavoratori e promozione di occupazione al margine. Esempi di questa seconda fattispecie sono i contratti a zero ore e i mini job, due tipologie contrattuali presenti nelle cassette degli attrezzi del Regno Unito e della Germania federale. Il dispositivo tedesco appare più strutturato soprattutto dopo l’entrata in vigore del salario minimo legale nel 2015 e persegue più obiettivi: creare occupazione aggiuntiva a basso salario per i lavoratori marginali riducendo il cuneo fiscale e contributivo; ridurre il lavoro sommerso originato dalla committenza famiglie; consentire ai lavoratori e ai ritirati dal lavoro di integrare i loro bassi redditi; promuovere la partecipazione dei second earner (principalmente donne) prevedendo vantaggi fiscali e riducendo i disincentivi; offrire opportunità di reddito agli studenti; promuovere il reimpiego dei disoccupati. Questi obiettivi sono stati perseguiti con efficacia anche se gran parte del merito è da attribuire allo stato di salute del sistema produttivo tedesco. Il contratto a zero ore ha ambizioni più limitate. Risponde alla domanda di flessibilità del mercato del lavoro, in linea con la tradizione britannica. Regno Unito e Germania federale hanno scelto di governare la segmentazione non di eliminarla. Il problema per questi Paesi e per gli altri dell’UE è come regolare i rapporti di lavoro avendo in mente uno zoccolo minimo di diritti e di protezione sociale per tutti i lavoratori (dipendenti, autonomi e nuovi lavoratori "a cottimo") senza perdere dinamismo economico.;
Keywords:Contratti di lavoro, mini job, contratto a zero ore
Jel codes:J38, J41, J48
Luciano Forlani, Flessibilità, costo del lavoro e segmentazione dell’occupazione: il caso dei mini job e dei contratti a zero ore in "ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE " 3/2017, pp 8-26, DOI: 10.3280/ES2017-003002