Zone d’ombra nel processo analitico. Incidenti, collusioni e stati regressivi della mente

Titolo Rivista PSICOBIETTIVO
Autori/Curatori Bianca Gallerano
Anno di pubblicazione 2014 Fascicolo 2014/1
Lingua Italiano Numero pagine 20 P. 39-58 Dimensione file 564 KB
DOI 10.3280/PSOB2014-001004
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

L’autore ritiene che nel processo di cura la stessa personalità dell’analista può divenire un fattore salutare o nocivo ai fini dell’esito della cura stessa. Le sue specifiche qualità umane dovrebbero porlo nella condizione di non essere travolto dalle correnti emozionali che attraversano la stanza d’analisi. Queste ultime possono contagiare la sua pensabilità. La possibilità che la mente dell’analista al lavoro si risvegli alla consapevolezza fa si che non si stabilisca una collusione cronica. Il confine, però, tra contagio e collusione cronica è molto labile ed incerto. Questa fragile distinzione fa si che l’errore-incidente può divenire un ostacolo e bloccare il processo analitico, a volte interromperlo, oppure divenire una risorsa per la relazione analitica.

Parole chiave:Incidente; contagio; collusione cronica; stati regressivi della mente; impegno etico; qualità umane dell’analista.

  1. De Monticelli R. (2003) L’ordine del cuore. Etica e teoria del sentire, Garzanti, Milano
  2. De Monticelli R. (2007) “Alla presenza delle cose stesse. Saggio sull’attenzione fenomenologia”, Atque, nuova serie, 3-4
  3. De Paolis G. (2009) “L’enactment nella bibliografia recente. Un concetto ancora utile?”, Studi junghiani, 30
  4. Devoto G., Oli G.C. (2005) Vocabolario della lingua italiana, Le Monnier, Firenze
  5. Eigen M. (2000) Legami danneggiati, Astrolabio, Roma, 2001
  6. Ferro A. (2002) Fattori di malattia, fattori di guarigione, Raffaello Cortina, Milano
  7. Fordham M. (1978) La psicoterapia junghiana, Astrolabio, Roma, 1981
  8. Gabbard G.O., Lester E.P. (1995) Violazioni del setting, Raffaello Cortina, Milano, 1999
  9. Gallerano B. (2009) “Il meticciato nella stanza d’analisi: la contaminazione tra i modelli di Funzionamento della psiche”, Studi Junghiani, 30
  10. Gallerano B. (2013) “Figlie della mente del padre, figlie del corpo della madre”, in R.R. Ingrassia (a cura di), Figlie del Mediterraneo. Destini femminili tra mito e realtà, Magi, Roma
  11. Gallerano B., Zipparri L. (2003) Metodo, Terapia, Training Analitico. Un itinerario a partire dall’insegnamento di C.G. Jung, Vivarium, Milano
  12. Gallerano B., Zipparri L. (2009) “L’attualità del pensiero junghiano nella clinica: abitare i limiti, cura di sé, rispetto dell’altro”, in Attualità e inattualità della cura psiconalitica, Vivarium, Milano
  13. Gallerano B., Zipparri L. (2011) Adolescenza, Tradizione, Trasgressione. L’incontro dell’analista con la sofferenza-patologia dell’adolescente, Vivarium, Milano Hoffman I.Z. (1989) Rituale e spontaneità in psicoanalisi, Astrolabio, Roma, 2000
  14. Jung C.G. (1928) “L’Io e l’inconscio”, in Opere, vol. 7, Bollati Boringhieri, Torino, 1983
  15. Jung C.G. (1929) “I problemi della psicoterapia moderna”, in Opere, vol. 16, Bollati Boringhieri, Torino, 1981
  16. Jung C.G. (1929a) “Scopi della psicoterapia”, in Opere, vol. 16, Bollati
  17. Boringhieri, Torino, 1981
  18. Jung C.G. (1932) “I rapporti della psicoterapia con la cura d’anime”, in Opere, vol. 11, Bollati Boringhieri, Torino, 1979
  19. Jung C.G. (1935) “Principi di psicoterapia pratica”, in Opere, vol. 16, Bollati Boringhieri, Torino, 1981
  20. Jung C.G. (1946) “La psicologia del traslazione”, in Opere, vol. 16, Bollati
  21. Boringhieri, Torino, 1981
  22. Jung C.G. (1951) “Questioni fondamentali di psicoterapia”, in Opere, vol. 16, Bollati Boringhieri, Torino, 1981
  23. Little M.I. (1986) Verso l’unità fondamentale. Nevrosi di transfert e psicosi di transfert, Astrolabio, Roma, 1994
  24. Marioni P., Gallerano B. (2006) “Lutto inelaborabile o dolore cronico? L’ascolto analitico delle madri di figli portatori di handicap”, Studi Junghiani, 12, 2
  25. Tagliacozzo R. (2005) Ascoltare il dolore. Scritti, Astrolabio, Roma
  26. Winnicott D.W. (1958) “Gli aspetti metapsicologici e clinici delle regressione nell’ambito della situazione analitica”, in Dalla pediatria alla Psicoanalisi, Martinelli, Firenze, 1975
  27. Winnicott D.W. (1986) “Vivere creativamente”, in Dal luogo delle origini,
  28. Raffaello Cortina, Milano, 1990
  29. Winnicott D.W. (1989) “La paura del crollo”, in Esplorazioni psicoanalitiche, Raffaello Cortina, Milano, 1995
  30. Winnicott D.W. (1989) “Sull’‘uso dell’oggetto’”, in Esplorazioni psicoanalitiche. Raffaello Cortina, Milano, 1995
  31. Winnicott D.W. (1989) “L’esperienza di mutualità tra madre e bambino”, in Esplorazioni Psicoanalitiche, Raffaello Cortina, Milano, 1995
  32. Bacal H.A. (2011) La forza della specificità in psicoterapia, Bollati Boringhieri, Torino, 2013
  33. Baranger W., Baranger M. (1990) La situazione psicoanalitica come campo bipersonale, Raffaello Cortina, Milano
  34. Bion W.R. (1983) Seminari italiani, Borla, Roma
  35. Bion W.R. (1987) “Arrangiarsi alla meno peggio”, in Seminari clinici, Raffaello Cortina, Milano, 1989
  36. Bolognini S. (2002) L’empatia psiconalitica, Bollati Boringhieri, Torino
  37. De Masi F. (2006) Vulnerabilità alla psicosi, Raffaello Cortina, Milano

Bianca Gallerano, Zone d’ombra nel processo analitico. Incidenti, collusioni e stati regressivi della mente in "PSICOBIETTIVO" 1/2014, pp 39-58, DOI: 10.3280/PSOB2014-001004