Titolo Rivista  COSTRUZIONI PSICOANALITICHE 
                Autori/Curatori Gian Luca Barbieri 
                    Anno di pubblicazione 2013                 Fascicolo 2013/25  
                Lingua Italiano Numero pagine 18 P. 83-100 Dimensione file 351 KB 
                DOI 10.3280/COST2013-025006 
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Oggetto del contributo è la zona d’ombra del senso che si sottrae al pensiero e che trova espressione nell’opera d’arte. Tale concetto parte dal perturbante freudiano e arriva a comprendere gli "stati del Sé non traducibili nell’ordine simbolico" di Bollas e la Cosa di Lacan. L’autore introduce il concetto di "residui β" intesi come elementi β non del tutto trasformati ma nemmeno evacuati, che sono rimasti ad una fase di elaborazione parziale, incompleta e si aggirano nel pensiero come nuclei di senso oscuri, come zone d’ombra logiche ed emotive che restano un passo al di qua del pensiero e della simbolizzazione. In questa prospettiva l’arte si pone come espressione del non-ancora-pensabile e delle zone d’ombra della mente.
Parole chiave:Arte, perturbante, simbolizzazione, zone d’ombra della mente
Gian Luca Barbieri, La zona d’ombra dell’oggetto estetico in "COSTRUZIONI PSICOANALITICHE" 25/2013, pp 83-100, DOI: 10.3280/COST2013-025006