Titolo Rivista SOCIETÀ E STORIA
Autori/Curatori Stefano Poggi
Anno di pubblicazione 2022 Fascicolo 2022/177
Lingua Inglese Numero pagine 13 P. 569-581 Dimensione file 218 KB
DOI 10.3280/SS2022-177007
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This article aims to verify the concept of "culture of vigilance" recently proposed by Arndt Brendecke and Paola Molino in Napoleonic Italy, a context traditionally interpreted in the light of surveillance paradigms. What emerges from the case study of the "capi contrada" established in Vicenza in 1806 is that the Napoleonic police were ultimately compelled to resort to requesting help from individuals belonging to the local communities they wanted to monitor. The "capi contrada" soon became one of the primary sources of information for urban law enforcement. Nevertheless, this collaboration remained strictly tied to the self-interest of the "capi". This kind of "inter-hierarchical"position was not limited to Vicenza, as analogous positions existed in several other cities of the Kingdom of Italy. Thanks to this case study, it is possible to recast the development of state-driven surveillance as one of the many cultures of vigilance that coexisted in Italy at the beginning of the nineteenth century.
Questo contributo si propone di verificare la categoria di "cultura della vigilanza" recentemente proposta da Arndt Brendecke e Paola Molino nell’ambito dell’Italia napoleonica, un contesto storiografico tradizionalmente dominato da interpretazioni legate al paradigma della sorveglianza. Prendendo in analisi il caso dei "capi contrada" istituiti nel 1806 nella città di Vicenza, emerge come la nuova polizia napoleonica dovette inevitabilmente ricorrere a figure espressione della stessa comunità su cui doveva esercitare la propria sorveglianza. I "capi contrada" diventarono in breve una delle fonti informative principali delle forze dell’ordine urbane, assicurando la propria collaborazione solo quando combaciava col proprio interesse. Figure simili ai "capi contrada" furono istituite o istituzionalizzate dalle autorità napoleoniche in tutto il Regno d’Italia. Alla luce di questo caso studio, è possibile riconsiderare lo sviluppo della "sorveglianza di Stato" come una delle culture di vigilanza presenti nell’Italia di inizio ottocento.
Keywords:polizia, costruzione dello Stato, controllo sociale, vigilanza, sorveglianza, Italia napoleonica.
Stefano Poggi, Surveillance as a culture of vigilance: the case of Napoleonic Italy in "SOCIETÀ E STORIA " 177/2022, pp 569-581, DOI: 10.3280/SS2022-177007