Titolo Rivista RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA
Autori/Curatori Claire Henderson, Carolyn Asher, Kimberly Goldsmith, Petra C. Gronholm, Vanessa Lawrence, Katharine Rimes, Renee Rome, Nick Sevdalis, Jacqueline Sin, Stefania Tognin, Dawn-Marie Walker, Martin Webber
Anno di pubblicazione 2019 Fascicolo 2019/3
Lingua Inglese Numero pagine 25 P. 109-131 Dimensione file 209 KB
DOI 10.3280/RSF2019-003005
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Reviews of interventions targeting of interpersonal stigma and internalised stigma have each identified several methods. Education about mental illness, contact between people with and without experience of mental illness, and protest against stigma have been identified as three means of reducing interpersonal stigma. While there is evidence that education and contact can be effective both separately and in combination, protest has been discouraged because of evidence suggesting that it can be counterproductive. Further there is little research directly addressing the question of whether education and contact are effective for structural level discrimination. On the other hand, the effectiveness of some types of protests against stigmatising organisational decisions suggests researchers should give further consideration to protest. Reviews of interventions targeting internalised stigma identified the following methods as the most used ones in effective interventions: cognitive; narrative; behavioural decision making, and psychoeducational. Since these reviews, recent work has begun to identify contact as effective for reducing internalised stigma. This article aims to synthesise these fields with the following objectives: (i) to highlight the similarities between interventions targeted to interpersonal and internalised stigma and the implications of these similarities; (ii) to draw attention to the need to evaluate structural level interventions; (iii) to create a comprehensive model for intervening against stigma using the ‘cycle of oppression’ model which is widely applied in diversity and inclusion training. This model is proposed to be useful both to inform decisions about designing and targeting interventions, but can also be used as content for an intervention to reduce internalised stigma and help people with mental illness and their ‘allies’ to intervene against stigma themselves.
Le rassegne sistematiche degli interventi mirati a ridurre lo stigma interpersonale e lo stigma interiorizzato hanno identificato ciascuna diversi metodi utilizzabili. L’educazione sui disturbi mentali, il contatto tra persone con e senza esperienza di disturbo mentale e la protesta contro lo stigma sono stati identificati come tre metodi per ridurre lo stigma interpersonale. Mentre vi sono prove che l'educazione e il contatto interpersonale possano essere efficaci sia separatamente che in combinazione, le campagne di protesta anti-stigma sono state scoraggiate come metodo dal momento che ci sono evidenze che suggeriscono che potrebbero essere controproducenti. Inoltre, vi sono poche ricerche che affrontino direttamente la questione se l'educazione e i contatti interpersonali sociali siano efficaci per combattere e ridurre la discriminazione a livello strutturale. D'altra parte, l'efficacia di alcuni tipi di proteste contro decisioni organizzative stigmatizzanti suggerisce che i ricercatori dovrebbero prendere in considerazione la valutazione ulteriore di tale tipo di intervento. Le rassegne di interventi mirati allo stigma interiorizzato hanno identificato i seguenti metodi come i più utilizzati in interventi risultati efficaci: interventi cognitivi; interventi narrativi; strategie comportamentali e psicoeducative. Da quando sono state pubblicate queste rassegne, recenti lavori di ricerca hanno iniziato a identificare il contatto interpersonale come efficace per ridurre lo stigma interiorizzato. Questo articolo ha lo scopo di sintetizzare questi temi di ricerca con i seguenti obiettivi: i) evidenziare le analogie tra gli interventi mirati allo stigma interpersonale e quelli rivolti allo stigma interiorizzato e le implicazioni di queste analogie; ii) richiamare l'attenzione sulla necessità di valutare gli interventi a livello strutturale; (iii) creare un modello globale per intervenire contro lo stigma utilizzando il modello del "ciclo dell'oppressione", ampiamente utilizzato nella formazione sulla diversità e sull'inclusione. Questo modello è proposto come utile sia per guidare le decisioni sulla progettazione e la focalizzazione degli interventi, sia come contenuto di interventi per ridurre lo stigma interiorizzato e aiutare le persone affette da disturbi mentali e i loro "alleati" a intervenire loro stessi contro lo stigma.
Keywords:Stigma, stereotipi, pregiudizio, discriminazione, oppressione
Claire Henderson, Carolyn Asher, Kimberly Goldsmith, Petra C. Gronholm, Vanessa Lawrence, Katharine Rimes, Renee Rome, Nick Sevdalis, Jacqueline Sin, Stefania Tognin, Dawn-Marie Walker, Martin Webber, Intervening against mental illness stigma and its internalisation: An organising framework in "RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA" 3/2019, pp 109-131, DOI: 10.3280/RSF2019-003005