Titolo Rivista STUDI JUNGHIANI
Autori/Curatori Renos Papadopoulos
Anno di pubblicazione 2000 Fascicolo 2000/11
Lingua Italiano Numero pagine 29 P. Dimensione file 133 KB
DOI
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più
clicca qui
Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.
Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF
FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche
In riferimento al dibattito sull’eredità junghiana, l’Autore richiama da una parte la ritrosia di Jung stesso a formalizzare una "scuola" di psicologia analitica e, dall’altra parte, il valore dei suoi contributi che induce molti psicoterapeuti a fare riferimento alle sue teorie. L’insistenza di Jung sul considerare la psicologia analitica come semplice prodotto del suo tipo di personalità ed espressione del suo "mito personale" sembra essere in contraddizione con l’intento dei suoi seguaci di costituire Gruppi e Società Junghiane di vario genere. Ne deriva la sensazione che la natura stessa di certe formulazioni junghiane renderebbe paradossalmente antinomici questi due fattori: l’Autore cerca di chiarire alcuni elementi di tale questione. Egli, inoltre, si sofferma su particolari aspetti della prassi terapeutica di orientamento junghiano ed infine, sostenendo l’importanza di elaborare modalità creative adeguate al contesto, descrive una sua particolare esperienza con alcuni rifugiati bosniaci.;
Renos Papadopoulos, Prospettive junghiane in nuovi contesti in "STUDI JUNGHIANI" 11/2000, pp , DOI: