Uomini in-visibili

Carmelo Dambone, Ludovica Monteleone

Uomini in-visibili

La sfida del Mediterraneo centrale tra trafficanti, migranti e soccorritori

Il soccorso in mare di migranti e rifugiati è diventato uno dei temi più caldi del dibattito nazionale e internazionale. La narrazione ha inquadrato le ONG ora come “angeli del mare”, ora “taxi del mare” o fattore di attrazione delle migrazioni, rendendo difficoltoso capire quale sia realmente il ruolo e il contributo delle ONG nella gestione dei flussi migratori. L’auspicio è che in futuro, anche attraverso il corretto uso della comunicazione, si possano porre le basi per la costruzione di una società più inclusiva e solidale, capace di trarre il meglio anche dalle avversità.

Edizione a stampa

22,00

Pagine: 162

ISBN: 9788835135425

Edizione: 1a edizione 2022

Codice editore: 2000.1573

Disponibilità: Discreta

Il soccorso in mare di migranti e rifugiati è diventato uno dei temi più caldi del dibattito nazionale e internazionale che in questi anni ha coinvolto istituzioni, rappresentanti politici e della società civile, i quali si sono trovati a ricoprire posizioni nettamente contrastanti nella definizione di modalità di intervento risolutive.
L'UNHCR ha contato almeno cento milioni di persone in movimento nel contesto delle migrazioni forzate, che l'European Migration Network definisce come "movimenti migratori caratterizzati da elementi di coercizione derivati da calamità naturali o da cause umane, comprese le minacce alla vita e al sostentamento".
Le rotte di mare hanno attirato dunque l'attenzione per via della loro peculiarità e delle difficoltà riscontrate nel riuscire a garantirne una gestione e un controllo efficaci.
A seconda dei casi, la narrazione ha inquadrato le ONG come "angeli del mare", come "taxi del mare" o come fattore di attrazione delle migrazioni, rendendo difficoltoso fare chiarezza su quale sia stato e quale sia realmente il ruolo e il contributo delle organizzazioni non governative alla gestione dei flussi migratori.
La trasposizione mediatica degli eventi e la strumentalizzazione dei fatti hanno stimolato nell'opinione pubblica la nascita di sentimenti di ostilità e chiusura nei riguardi delle organizzazioni umanitarie operative in mare, non solo a causa della carenza di un sistema di ricezione e accoglienza efficiente sul territorio ma anche della mancanza di una comunicazione coerente e consapevole su quegli argomenti.
L'auspicio è che in futuro, anche attraverso il corretto uso della comunicazione - arma tanto forte quanto pericolosa - si possano porre le basi per la costruzione di una società più inclusiva e solidale, capace di trarre il meglio anche dalle avversità.

Carmelo Dambone
, psicologo clinico e forense, psicoterapeuta, è docente di Comunicazione, mass media e crimine presso l'Università IULM di Milano. Presidente della Società Italiana di Psicologia Clinica Forense e Direttore scientifico del corso di perfezionamento in Audizione e valutazione dell'idoneità a testimoniare in minori vittime di abuso sessuale e maltrattamento, è docente di Psicologia clinica forense e Psicopatologia forense in numerose scuole di specializzazione in Italia di psicoterapia. Autore di numerose pubblicazioni, per i nostri tipi ricordiamo La violenza spettacolarizzata (2019) e La paura dello straniero (2019).

Ludovica Monteleone
collabora, come cooperante, all'implementazione di progetti di sviluppo per aiutare le comunità in difficoltà a raggiungere obiettivi specifici di breve e lungo termine. Come comunicatrice, promuove la conoscenza e stimola alla riflessione sui temi che riguardano l'attualità e le aree più vulnerabili del mondo, con particolare attenzione alle tematiche che riguardano le migrazioni. È autrice di diversi articoli e del volume La paura dello straniero (FrancoAngeli, 2019).

Capitano Ultimo, Prefazione
Introduzione
Le rotte di mare e la percezione del rischio
Aspetto legislativo e criticità del caso Mediterraneo
Il soccorso in mare di migranti: il ruolo delle ONG
La paura dello straniero
La narrazione mediatica
Terrorismo e immigrazione
Conclusioni
Bibliografia
Ringraziamenti
Gli autori.

Potrebbero interessarti anche