Un'altra anomalia italiana: il gruppo Pirelli. Anomalia per l'assetto finanziario e produttivo e per la peculiare fisionomia industriale; anomalia per il tipo dei rapporti instaurati con le organizzazioni rappresentative dei lavoratori. Per sondare una tale complessità e originalità storica non basta certo questa ricerca a più voci - voluta dalla Federazione dei lavoratori chimici della Cgil e affidata all'istituto milanese per la storia della Resistenza e del movimento operaio (lsrmo) e all'istituto per le ricerche economiche e sociali (lres) - ma certo ne viene un contributo apprezzabile non solo per l'esame della struttura aziendale, ma anche perché fa emergere l'intreccio inestricabile fra interessi d'impresa, vicende nazionali e mercati internazionali.

In questo volume Angelo Montenegro segue, per il periodo compreso fra le due guerre, le vicende internazionali dell'azienda, le sue riconversioni, I rapporti col regime fascista, Il ruolo svolto da Alberto Pirelli; Pietro Anelli e Gabriella Bonvini esaminano, a partire da questo dopoguerra, i problemi inerenti alla ricostruzione post-bellica, le riconversioni, il "boom" economico e la successiva congiuntura negativa nell'ottica particolare delle relazioni sindacali.

Angelo Montenegro si è laureato In lettere a Firenze ed è stato allievo di Ernesto Ragionieri e Gabriele

Turi: è autore di saggi e studi sul fascismo e sulla

sua politica culturale e ha svolto in Germania, con una borsa di studio del Cnr, una ricerca sulle relazioni internazionali nella Repubblica di Weimar. Sta per essere pubblicato un suo saggio sugli aspetti multinazionali della Pirelli.

Gabriella Bonvini, laureata In filosofia a Milano, è stata fra i collaboratori dell'Isrmo per il quale ha curato alcune pubblicazioni fra cui "Milano fra guerra e dopoguerra".

Pietro Anelli. laureato in fisica a Milano e tecnico della Pirelli, è stato membro, negli anni settanta, del Consiglio di fabbrica.