Il volume intende offrire una nuova chiave di lettura del Movimento Scout, superando alcuni limiti concettuali ed operativi manifestati da alcuni lavori sulla complessa e vasta problematico dello scautismo.

Proprio perché la tradizione interpretativa non sempre è andata oltre la descrizione delle caratteristiche organizzativi del movimento, sacrificando l'analisi delle sue profonde capacità di aggregazione, anche in riferimento all'educazione delle classi popolari, si è voluto qui analizzare la sua capacità di adeguarsi a contesti tra loro profondamente diversi sia dal punto di vista storico-geografico che politico-culturale.

Lo studio va oltre la descrizione degli elementi costitutivi e delle caratteristiche organizzativi del movimento per indagare il rapporto tra la pratica scout ed alcune problematiche fondamentali dei processi di socializzazione. Particolare attenzione viene rivolta al rapporto tra il Movimento Scout e i temi dell'educazione istituzionale, delle disuguaglianza sociali, dell'emancipazione dei ceti più deboli e marginali e della questione femminile. In questo senso il volume esamina i fondamenti del pensiero di Baden-Powell, partendo dalla genesi dello scautismo e mostrando quanto profonda e vitale sia stata e sia tuttora la capacità del Movimento Scout di interpretare le esigenze dei giovani nella piena rispondenza dei loro bisogni reali.

Carmelo Carabetta, ricercatore confermato presso l'Istituto di sociologia della Facoltà di scienze politiche dell'Università di Messina, si interessa in particolar modo alle problematiche legate all'educazione, alla condizione anziana e alla salute mentale. Tra le pubblicazioni: Uguaglianza e disuguaglianza nell'educazione (Peloritana, Messina 1979); Senilità passata e senilità presente (Armando Siciliano, Messina 1986); Salute mentale e solidarietà, a cura di C. Carabetta e M. Vitetta (Armando Siciliano, Messina 1990).