Interrogare un ceto professionale sui contenuti e le prospettive del proprio lavoro e sulle reazioni di fronte a processi di innovazione è sempre operazione complessa.

Le domande, specie le più significative, suscitano echi che coinvolgono non solo i "pareri", ma soprattutto i modelli professionali, gli immaginari personali e collettivi, le affermazioni di status, le paure e le ansie che sempre l'innovazione suscita, anche quando sia convintamente condivisa.

In questa breve ricerca effettuata interrogando oltre 2700 docenti sulle prospettive di revisione dei cicli e dei curricoli della scuola di base, si è cercato di ricostruire e rispettare tale complessità, respingendo le tentazioni del "sondaggio" o il cortocircuito comunicativo degli item dei più rituali e spesso abusati questionari.

Si è fatto invece uso di metodologie interattive, come interviste collettive e focus group, incontrando i docenti in "situazione professionale" nella scuola, e non come singoli professionisti.

Ne proponiamo il rapporto conclusivo, sia per l'interesse di alcuni spunti interpretativi che contiene, sia come testimonianza di un metodo di ricerca sociale in campo educativo, che tenta di misurarsi con la complessità dei suoi oggetti.

Franco De Anna ha lavorato a lungo nel sistema degli Irrsae ricoprendo vari incarichi. Attualmente è ispettore tecnico presso l'Ufficio scolastico regionale delle Marche. È direttore del Consorzio interIrre per la ricerca educativa e la formazione (CIPREF) e coordina il gruppo di progettazione del monitoraggio dell'autonomia.