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Una pedagogia dell’esilio

Federico Rovea

Una pedagogia dell’esilio

Eterologia, alterità e formazione a partire da Michel de Certeau

Il volume esplora le potenzialità pedagogiche della metafora dell’esilio attraverso una rilettura dell’opera di Michel de Certeau (1925-1986), antropologo, storico e teorico della cultura. L’esilio, situazione che coinvolge un numero sempre maggiore di persone, può essere metafora generativa di un modo nuovo di approcciare la formazione nelle società ipermoderne? Ogni capitolo approfondisce una figura protagonista di un esilio: l’uomo comune, lo studente, il mistico e il viaggiatore sono le maschere dietro le quali si nascondono inedite possibilità educative.

Pagine: 236

ISBN: 9788835139737

Edizione:1a edizione 2022

Codice editore: 10292.19

Informazioni sugli open access

L'educazione è un viaggio: questa metafora ha una lunga storia nella cultura occidentale e nella storia dell'educazione. Viaggiare forma, quando lo spostarsi è una scelta libera. Che cosa cambia, invece, quando chi viaggia è impossibilitato a ritornare a casa propria? Se il viaggio è obbligato dall'impossibile ritorno indietro, è ancora formativo? L'esilio, situazione che coinvolge un numero sempre maggiore di persone, può essere metafora generativa di un modo nuovo di approcciare la formazione nelle società ipermoderne?
Il volume esplora le potenzialità pedagogiche della metafora dell'esilio attraverso una rilettura dell'opera di Michel de Certeau (1925-1986), antropologo, storico e teorico della cultura. I protagonisti delle opere di de Certeau - mistici, esploratori e uomini comuni - vivono in esilio dalle proprie società e dai propri contesti culturali, ma fanno dell'impossibilità di abitare un "luogo proprio" una condizione di creatività e di formazione capace di trasformazioni radicali. Il pensiero di Michel de Certeau viene dunque proposto come possibilità di ripensare la formazione come esposizione mai conclusa al mondo e all'alterità, percorso minore e, in quanto minore, generativo. Ogni capitolo presenta e approfondisce una figura protagonista di un esilio: l'uomo comune, lo studente, il mistico e il viaggiatore sono le maschere dietro le quali si nascondono inedite possibilità educative.
Il libro si rivolge a un pubblico di specialisti e studenti nelle teorie dell'educazione, ma anche a educatori e insegnanti interessati a riflettere criticamente sulle proprie pratiche.

Federico Rovea è assegnista di ricerca in Pedagogia generale e Filosofia dell'educazione presso l'Istituto Universitario Sophia (Loppiano, Incisa e Figline Valdarno), dove insegna Pedagogia della pace e dell'intercultura. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze Pedagogiche, dell'Educazione e della Formazione presso l'Università degli Studi di Padova. I suoi interessi di ricerca comprendono le filosofie dell'educazione contemporanee, le pedagogie critiche e l'antropologia pedagogica. Ha pubblicato contributi ispirati al pensiero di Michel de Certeau, Jacques Derrida e Edith Stein.

Introduzione generale
(Sul margine teorico-pedagogico: pensare e (è) insegnare; Post-strutturalismo e pedagogia: accenni; Michel de Certeau nella letteratura pedagogica; La struttura del lavoro; Un pensare pedagogico a partire da Michel de Certeau: una mappa preliminare)
Inventare la città: le tattiche quotidiane
(Introduzione a una polemologia del quotidiano: avvicinamento all'altro della cultura di massa; Arti pratiche e ordine del sapere; Viandanti urbani: due figure del vagabondaggio quotidiano; Riflessioni preliminari: l'uomo comune, "identità impossibile; Conclusione)
Un'educazione "alterante": prendere la parola, dare la parola
(Il missionario e il maestro: incontri perturbanti; Per un'altra pratica della lettura: una "perruque" educativa?; Spazi formativi e marginalizzazione dei saperi; Educazione ed erranza: due confronti in territorio pedagogico; Conclusioni)
Arcipelaghi del senso: quotidiano e mistica
(Il parlare mistico: la nostalgia dell'Altro che fa scrivere; Anatomie dell'anima: la scrittura come reconquista; Il viaggio dello sguardo: procedure mistiche nel Giardino delle Delizie; Una "rottura instauratrice": dalla mistica alla quotidianità; Conclusioni)
L'occidente, la scrittura e l'altro: racconti di viaggio
(I racconti di viaggio come "favole epistemologiche"; Il metodo e l'incubo: il viaggio di Robinson Crusoe come racconto inaugurale; Viaggiatori, preti, proto-antropologi: storie di scrittori e alterità sfuggenti; Conclusioni)
Conclusioni: overture a un'eterologia pedagogica
(La pedagogia come "scienza dell'altro": prospettive e temi di ricerca)
Bibliografia
(Testi di Michel de Certeau; Testi su Michel de Certeau; Testi di filosofia dell'educazione; Altra letteratura consultata).

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