Interrogarsi su cosa possa essere una domanda per le politiche urbane richiede un lavoro in profondità sulle premesse alle decisioni pubbliche in tema di trasformazioni urbane e territoriali e sui condizionamenti, generali e particolari, che operano su di esse. Lo scarso "capitale politico" che sembra pesare nella formulazione di politiche di trasformazione sui temi particolarmente presenti nell'attuale contesto istituzionale barese sconta i limiti dell'"empirismo" e del modello incrementale che dagli anni Novanta si sono diffusi nelle pratiche di governo locale. D'altra parte, l'indeterminatezza nella formulazione della domanda di trasformazione denuncia la scarsa definizione di apparati teorici pertinenti che sottende l'assenza, da parte delle istituzioni, di un "atteggiamento progettuale", tanto più visibile quanto più le riflessioni coinvolgono le dinamiche di rango sovra-locale e metropolitano.

In quest'ottica, la sola dimensione politica non è sufficiente a spiegare l'attività di governance locale, la quale per potersi leggere in maniera pertinente richiede la comprensione di tutte le dimensioni istituzionali coinvolte nel sistema delle decisioni pubbliche. È nel generale processo di ri-configurazione dei metodi di intervento sulla città e sul territorio, dunque, che si intravede per le istituzioni la possibilità di porsi come snodi centrali nell'affrontare le modificazioni del rapporto tra decisioni e conoscenze nel passaggio dalla fase dell'espansione a quella della riqualificazione.

Ugo Cassese , architetto, master in Ingegneria del territorio (Bari-Sheffield) e dottore in Politiche territoriali e progetto locale (Roma), è professore a contratto presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari dove insegna Urbanistica. Tra le pubblicazioni recenti: Politiche, programmi e piani nel governo della città (co-autore, Roma, 2003); Urbanistica contrattata e tutela dell'ambiente (co-autore, Bari, di prossima pubblicazione).