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Tessere la vita

Loredana Perla con Luisa Fressoia

Tessere la vita

Scrittura e Sessantotto in cinque microstorie da leggere a scuola: una ricerca didattica

Uno dei tratti caratterizzanti il Sessantotto è la “svolta” narrativa che ha fatto della “presa di parola” e del “partire da sé” i cardini di una rivoluzione culturale in grado di aprire uno spazio impensabile alla legittimazione scientifica della soggettività anche nella ricerca didattica. Sui lasciti educativi del Sessantotto questo libro posa l’attenzione, a partire dall’analisi di cinque scritture autobiografiche di donne che hanno vissuto allora la prima giovinezza e che, lontane dalle tentazioni del reducismo nostalgico, scrivono il Sessantotto attraverso cinque topoi fondamentali – famiglia, relazione, sessualità, maternità e lavoro – dall’analisi dei quali è distillato un decalogo didattico utile per parlare ai giovani del passato ed educarli al valore della storia.

Pagine: 208

ISBN: 9788835103721

Edizione:1a edizione 2019

Codice editore: 10335.1

Informazioni sugli open access

Uno dei tratti caratterizzanti il Sessantotto è la "svolta" narrativa che ha fatto della "presa di parola" e del "partire da sé" i cardini di una rivoluzione culturale in grado di aprire uno spazio impensabile alla legittimazione scientifica della soggettività anche nella ricerca didattica. Da allora si è fatta strada un'idea "nuova" di cittadinanza aperta al mutamento sociale e volta a mettere alla prova dei fatti le parole del lessico democratico: diritti, doveri, libertà, dignità, equità, solidarietà. Sui lasciti educativi del Sessantotto questo libro posa l'attenzione.
E lo fa a partire dall'analisi di cinque scritture autobiografiche di donne che hanno vissuto allora la prima giovinezza: Maura, Eugenia, Blanche, Luisa, Maria Pia. Donne che, lontane dalle tentazioni del reducismo nostalgico, scrivono il Sessantotto attraverso cinque topoi fondamentali - famiglia, relazione, sessualità, maternità e lavoro - dall'analisi dei quali è distillato un decalogo didattico utile per parlare ai giovani del passato. Ed educarli al valore della storia.
L'obiettivo è di provare a delineare, attraverso l'accreditamento del nesso scrittura-didattica della storia, il racconto insegnabile di due grandi rivoluzioni, quella del Sessantotto e quella contemporanea del Covid-19, messe a confronto da Luisa Fressoia nella postfazione, offrendo una possibile risposta educativa al rischio di rottura del dialogo intergenerazionale che corre il nostro tempo.
Il libro si rivolge a studenti e docenti e offre contenuti spendibili nel curricolo del nuovo insegnamento di Educazione civica inaugurato dalla Legge 92 del 2019.

Loredana Perla è ordinario di Didattica nell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Coordinatrice scientifica di DidaSco (Didattiche Scolastiche) per la formazione degli insegnanti, è la referente italiana dell'ISATT (International Study Association on Teachers and Teaching) e dell'IDEKI (Information, Didactique, Documentation, Enseignement, Knowledge Kultur, Ingénierie). Suoi interessi di ricerca sono la Teacher Education, i Curriculum Studies, l'Analisi delle pratiche. Fra le sue ultime pubblicazioni: L'agire educativo (con M.G. Riva, La Scuola 2016) e Professione insegnante. Modelli e pratiche di formazione (con B. Martini, FrancoAngeli, 2019).

Introduzione
Fili spezzati da riannodare
(Contro la fine del passato; Perché "scrivere" il Sessantotto?; Didattica e storia in dialogo attraverso la scrittura di sé)
Luisa Fressoia, Parole forti
(Il "potere" della narrazione; Cinque topoi per cinque microstorie formative; Ragioni del nuovo progetto e metodo della ricerca)
Le microstorie formative
(Maura Ravasi, Famiglia; Eugenia Marcantoni, Relazione; Blanche, Sessualità; Luisa Fressoia, Maternità; Maria Pia Trevisan, Lavoro)
L'analisi fenomenologica dei testi
(I riferimenti teorici; Il metodo)
Esiti dell'analisi e tratteggio didattico
(Mutamenti nel rapporto uomo-donna; "Consolidamento" dell'identità femminile; La scoperta del "corpo"; Pensiero della differenza: autorità del "femminile" e "rivoluzione" della reciprocità; Critica del radicalismo femminista: generare figli, educare persone, costruire futuro; Responsabilità femminile nell'educazione del nuovo "maschio"; Autocoscienza affettiva e cura delle relazioni; Lavoro = vita; Per un nuovo patto intergenerazionale; La politica come "agency" di partecipazione. Coscienza dei doveri, oltre che dei diritti)
Conclusioni
Luisa Fressoia, Postfazione. La rivoluzione silenziosa
Riferimenti bibliografici
Le autrici.

Contributi: Blanche, Luisa Fressoia, Eugenia Marcantoni, Maura Ravasi, Maria Pia Trevisan

Collana: Didattizzazione - Open Access

Argomenti: Didattica, scienze della formazione

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