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Stranieri e repressione penale.

Roberto Gennaro

Stranieri e repressione penale.

I soggetti e le istituzioni

Il ricorso alla sanzione penale dinanzi al fenomeno della clandestinità ha attribuito al sistema repressivo la funzione di strumento primario di gestione e controllo dei processi migratori. Il volume analizza, anche attraverso rilevazioni empiriche, i rapporti che si instaurano fra gli attori del sistema e gli immigrati, cercando di capire i percorsi che, attribuendo contenuti concreti alle norme, definiscono le direzioni verso cui si muove l’intero sistema.

Edizione a stampa

30,00

Pagine: 256

ISBN: 9788856848472

Edizione: 1a edizione 2012

Codice editore: 287.38

Disponibilità: Discreta

Pagine: 256

ISBN: 9788856875119

Edizione:1a edizione 2012

Codice editore: 287.38

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Il sempre più deciso ricorso a strumenti repressivi nella gestione dei processi migratori, in particolare nell'ultimo decennio, ha evidenziato la debolezza dei tradizionali strumenti dello Stato di diritto dinanzi all'esigenza di governare la crescente complessità delle società globalizzate. La prevalenza delle istanze di ordine pubblico (e l'assenza di un programma di gestione nel lungo periodo) non ha tuttavia consentito di contenere l'afflusso di migranti, rendendo estremamente fragile l'equilibrio fra autoctoni (in particolare gli appartenenti alle classi più povere) e stranieri. Il profondo mutamento registrato nella percezione sociale dello straniero discende anche da una sommaria associazione fra clandestinità e insicurezza urbana e dalla crisi del sistema di welfare state, incapace di soddisfare l'accresciuta richiesta di solidarietà. Il prodotto finale di tali condizioni è una ricostruzione "emotiva" ed estremamente frammentaria dei diversi profili giuridici e sociali dell'immigrazione, in cui il contrasto della clandestinità è il tema principale delle politiche migratorie e la sicurezza urbana è il nodo della transazione elettorale fra politica e cittadini.
Questo bisogno di sicurezza è stato soddisfatto ricorrendo in modo sempre crescente alla sanzione penale, attribuendo di fatto al sistema repressivo la funzione di strumento primario di gestione e controllo dei processi migratori. L'effettività dell'intervento repressivo dipende, però, dalla reale possibilità di contrasto del fenomeno che si vorrebbe controllare, dalla disponibilità dei mezzi occorrenti per fronteggiarlo e dall'efficienza e dalla coerenza del sistema stesso nel perseguire i suoi fini. Sussistono numerose buone ragioni per ritenere che nessuna di queste condizioni sia attualmente soddisfatta, né potrà esserlo in un futuro prossimo. Sembra più verosimile ipotizzare che questa decisione condurrà a un'ulteriore dilatazione della sfera del penalmente rilevante, costringendo il diritto penale entro una sempre più sbiadita dimensione meramente simbolica.
L'intento di questo lavoro è quello di analizzare, anche attraverso rilevazioni empiriche, i rapporti che si instaurano fra gli attori del sistema e gli immigrati, cercando di capire quali sono i percorsi che, attribuendo contenuti concreti alle norme, definiscono di fatto le direzioni verso cui si muove l'intero sistema.

Roberto M. Gennaro è assegnista di ricerca e docente a contratto di Diritto penale e Criminologia presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Catania. È autore di saggi sulla condizione penitenziaria degli stranieri in Italia e sui fenomeni di criminalità organizzata nell'economia.



Introduzione
Alcune considerazioni preliminari
(Sull'immigrazione e la paura del crimine; Sul valore delle statistiche; Sul rapporto fra diritto, sistema penale e attori; Sui fenomeni migratori; Sugli ultimi vent'anni in Europa; Sui concetti di integrazione, tolleranza e riconoscimento; Sul rapporto fra immigrazione e devianza; Sul pregiudizio e sulla teoria dell'etichettamento)
Gli stranieri e il carcere
(Premessa; Un rapido sguardo d'insieme; Dei reati e dei loro autori: posizione giuridica e tipologia di reato; Religioni in carcere: diritti dell'uomo e religione; Il rapporto con la difesa: una relazione particolare; I rapporti con gli agenti; Gli affetti e la diplomazia; Diritti civili, omogeneità in cella e trasferimenti; Giudici e carceri dei paesi tuoi?)
La normativa sull'immigrazione
(Premessa; L'evoluzione storica della normativa; Il traffico di migranti fra smuggling e trafficking; Le espulsioni; La Bossi-Fini e gli interventi correttivi; Il reato di immigrazione clandestina)
La criminalità (organizzata) degli stranieri
(Premessa; I gruppi albanesi; La criminalità (mafia) cinese; La "mafiya" russa; La criminalità rumena; I gruppi nigeriani; Gli altri gruppi)
Le azioni della polizia
(La funzione di polizia; Poteri repressivi e abusi; Polizia e selettività; Una riflessione sulla funzione di polizia; La polizia, la Convenzione di Palermo e la Comunità europea; Gestione e controllo dell'immigrazione via mare; L'agenzia Frontex; Ufficio immigrazione ed espulsione; L'asilo politico)
Le azioni della magistratura
(Magistrati, stranieri e altri operatori; Il ruolo del giudice e gli stranieri; I magistrati fra omogeneità e globalizzazione; Il processo degli stranieri; Il giudice, lo straniero e i reati culturalmente orientati; Il giudizio dei giudici)
Le azioni degli avvocati
(Weber, i clienti e la professionalità; Senza equilibrio; Professionalità ed etnie; Avvocato, difesa e interpreti; Nuovi contenuti)
Riferimenti bibliografici.

Collana: Criminologia

Argomenti: Diritto, giustizia - Criminologia - Sociologia giuridica e della devianza

Livello: Studi, ricerche

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