Per una pedagogia del teatro sociale

Renato Perina

Per una pedagogia del teatro sociale

Accanto alla gioia della creazione artistica condivisa, generatore del teatro sociale è il desiderio di intercettare e attivare risorse inattese in presenza di condizioni esistenziali e sociali considerate difficili. Un testo per educatori e professionisti del lavoro nel sociale, interessati a oggetti mediatori che, come il teatro sociale, cercano prospettive differenti, spostamenti dai sentieri battuti, aperture alla fatica e al piacere di cogliere il senso educativo di pratiche diverse e singolari.

Edizione a stampa

20,50

Pagine: 224

ISBN: 9788856803990

Edizione: 1a edizione 2008

Codice editore: 292.3.22

Disponibilità: Esaurito

Accanto alla gioia della creazione artistica condivisa, movente generatore del teatro sociale è il desiderio di intercettare e di attivare risorse inattese in presenza di condizioni esistenziali e sociali considerate difficili, se non compromesse.
Il guadagno che è possibile trarne è l'opportunità di creare spostamenti di sguardo, entrare nelle pieghe di una cultura della relazione e della cura educativa, pensare, progettare, condurre interventi di prevenzione del disagio e di promozione di spazi di vita sociali non escludenti.
Il testo si rivolge in particolare agli educatori e ad altri professionisti del lavoro nel sociale, interessati a oggetti mediatori che, come il teatro sociale, pervicacemente cercano prospettive differenti, spostamenti dai sentieri battuti, aperture alla fatica e al piacere di cogliere il senso educativo di pratiche diverse e singolari, in modo originale efficaci, eppure quasi sconosciute al sapere pedagogico. Azioni e percorsi forse non riproducibili, tuttavia con pazienza fiduciosa comunicabili e comunicanti, capaci di sviluppare nuovi e significativi orizzonti di senso.

Renato Perina, dottore di ricerca in Scienze dell'educazione e della formazione continua, collabora con la cattedra di Pedagogia generale e sociale dell'Università di Verona. La sua ricerca si svolge nell'ambito della Pedagogia sociale e si avvale tra l'altro della mediazione dei linguaggi creativi con una particolare attenzione al teatro sociale e alle sue valenze educative. Oltre a numerosi articoli, ha pubblicato Teatro al limite: la passione dell'incontro e la mediazione socioeducativa, Qui Edit, Verona (2007).



Liliana Dozza, Presentazione
Introduzione
Pedagogia sociale, pedagogia della marginalità e della vulnerabilità: fare ricerca con il teatro
(Dispositivi pedagogici per la differenza; Metodi e prassi, azione teorica e azione pratica; Indagare l'esperienza del teatro sociale con l'approccio fenomenologico; Teatro che educa ed epoché)
Margini e risorse
(Teatri ai margini, imparare da "chi non ce l'ha fatta"; Immaginario: urgenza pedagogica tra omologazione e trasformazione; Dimensioni dell'immaginario)
Il teatro si fa sociale
(Scenari da teatro sociale; Quando la creatività è messa al lavoro: la teatralità come rischio di contraffazione; Trasformare scenari partendo da sé)
Quel teatro maleducato che rieduca
(Narrazioni per la diversità; Processi formativi perturbanti; Lo spazio transizionale come condizione della creatività)
Educare e creare tra angoscia e malinconia
(La pratica educativa e formativa del laboratorio di teatro al Centro d'igiene mentale; Conduco, mi faccio portare; Parte il laboratorio; Non è la tua storia (sì, lo è); Tocca farlo a me; Dare senso e orientarsi, lasciandosi toccare dal negativo; Lasciare un segno)
La mia nave non sposta le montagne, ma...
(...le oltrepassa; A nostro modo)
Il processo e il prodotto: azione creativa e cura educativa
(Attraversare; ...le cose che accadono; ...il non conoscibile; ...le contraddizioni; Convivere con l'incertezza del guadagno educativo)
Raccogliere e rilanciare
Bibliografia.

Contributi: Liliana Dozza

Collana: Scienze della formazione

Argomenti: Educazione degli adulti

Livello: Textbook, strumenti didattici - Testi per insegnanti, operatori sociali e sanitari

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