Il volume prende in esame le politiche comunitarie per la società dell'informazione e delle conoscenze, in quanto il quadro di riferimento comunitario offre un completo ed efficace paradigma di lettura del tema, seguendo il quale diventa possibile acquisire elementi chiari sia sotto l'aspetto descrittivo dei fenomeni in atto sia, soprattutto, sotto l'aspetto delle previsioni d'impatto a breve e a medio termine.

L'analisi della società dell'informazione implica uno sforzo di delimitazione e definizione concettuale dei diversi fenomeni e delle variabili che connotano l'argomento, ma richiede anche una focalizzazione delle influenze e ripercussioni di tali fenomeni nei vari aspetti del sociale. La dimensione problematica della questione, i suoi confini, i suoi contenuti peculiari ma anche le sue sempre più vaste influenze richiedono uno sforzo preliminare in tal senso. Si è perciò ritenuto utile selezionare e focalizzare quelle che appaiono le fondamentali chiavi di lettura dell'argomento.

I documenti analizzati si suddividono in due fondamentali tipologie di approcci: a) documenti orientati ai modelli culturali europei sull'investimento finanziario, strutturale, infrastrutturale e di rete, formativo e culturale in senso lato, a favore dell'innovazione nei processi di apprendimento e dei sistemi educativi e formativi; b) documenti orientati all'individuazione di sinergie e influenze della società dell'informazione con le strategie europee per l'occupazione.

Il testo si sviluppa a partire da un capitolo a carattere strettamente metodologico, teso a tracciare le coordinate di lettura e di navigazione all'interno della società dell'informazione quale essa oggi si pone di fronte a qualsiasi soggetto consumatore. Il secondo capitolo mira invece a posizionare e a descrivere ambiti e confini della società dell'informazione nel quadro delle strategie comunitarie e del modello di sviluppo europeo, con specifico riferimento al contesto italiano. Alle implicazioni che aprono nuovi approcci alle competenze, ai processi di apprendimento, alla gestione della conoscenza come elemento centrale dei ruoli lavorativi e professionali è dedicato il terzo capitolo, che presta particolare attenzione al tema del knowledge worker inteso come paradigma rappresentativo della società della conoscenza. Il capitolo conclusivo racchiude una riflessione sulle integrazioni esistenti fra l'asse della politica europea per i giovani e le specifiche politiche sulla società dell'informazione, a vario titolo e angolazione; si sottolineano le linee di continuità esistenti all'interno e tra le diverse "generazioni" di programmi per i giovani.