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La similitudine perfetta.

Giuseppe Polimeni

La similitudine perfetta.

La prosa di Manzoni nella scuola italiana dell'Ottocento

Tra ricostruzione storico-documentaria e analisi evolutiva delle strutture retoriche, il volume propone uno studio della ricezione della prosa di Manzoni, e in particolare dei Promessi sposi, nella scuola italiana dell’Ottocento. Ne risulta un contributo che considera come il romanzo venga antologizzato nelle crestomazie, citato nelle grammatiche e nei compendi storici, fino a essere assunto nella programmazione ufficiale dai decreti ministeriali.

Edizione a stampa

38,00

Pagine: 322

ISBN: 9788856844818

Edizione: 1a ristampa 2012, 1a edizione 2011

Codice editore: 291.84

Disponibilità: Buona

Pagine: 322

ISBN: 9788856869057

Edizione:1a edizione 2011

Codice editore: 291.84

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Al crocevia tra la ricostruzione storico-documentaria e l'analisi evolutiva delle strutture retoriche, il libro propone uno studio della ricezione della prosa di Manzoni, e in particolare dei Promessi sposi , nella scuola italiana dell'Ottocento. Ne risulta un contributo che considera come il romanzo, successo editoriale già nella prima edizione, venga antologizzato nelle crestomazie, citato nelle grammatiche e nei compendi storici, fino a essere assunto nella programmazione ufficiale dai decreti ministeriali.
Ricostruito il dibattito sull'opportunità di commentare I promessi sposi in classe, il saggio percorre le tappe del processo attraverso cui la prosa manzoniana diviene reagente singolare nel canone retorico del secondo Ottocento: sui banchi dell'Italia finalmente unita lo studio delle varianti d'autore invita gli studenti a selezionare nella composizione la "parola propria", optando per una "dicitura" che, come quella del romanzo, rispecchi le cose e i concetti, sfrondata della retorica della tradizione. Con questo modello di stile, divenuto nei decenni pratica di scrittura, sono chiamate a confrontarsi generazioni di alunni, scriventi e scrittori, pronti ad accogliere o a discutere, come fa Carlo Emilio Gadda, l'idea di sinonimo che su base manzoniana la scuola ha trasformato e adattato.
Osservando il dibattito linguistico di fine Ottocento da questa prospettiva, la ricerca lascia intendere che, se dietro e dentro la "questione della lingua" si agitano fermenti sociali e civili, la tensione a una partecipazione nuova di tutta una società alla lingua, come al sapere e alla vita culturale, fa intuire una problematica - e forse non risolta - "questione della scuola".

Giuseppe Polimeni è ricercatore di Storia della lingua italiana presso l'Università di Pavia. Si occupa di storia linguistica della scuola italiana, con particolare attenzione agli autori, alle antologie e ai testi tra fine Ottocento e inizio Novecento. Ha inoltre studiato la nascita della dialettologia moderna, considerando le figure di Graziadio Isaia Ascoli e di Carlo Salvioni.



Premessa
Questione della lingua, questione della scuola
Le intermittenze del canone
I promessi sposi, pro e contro
Lingua e stile nel canone scolastico
La grammatica dal romanzo
L'esercizio vivo e pieno del linguaggio di tutti
Il troppo e il vano della lingua
Appendice
Ringraziamenti
Indice dei nomi.

Collana: Critica letteraria e linguistica

Argomenti: Letteratura

Livello: Studi, ricerche - Textbook, strumenti didattici

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