L'introduzione di una retribuzione flessibile, per l'avvio dei rapporti di lavoro e per il rilancio dell'occupazione, sembra ormai essere condivisa da tutti, anche da coloro che non guardano con favore alle politiche retributive differenziate; ne sono significative conferme la recente sottoscrizione dei contratti d'area, unitamente alla nuova disciplina sui patti territoriali e alle altre misure facenti parte del cosiddetto "pacchetto Treu".

L'impiego degli strumenti di flessibilità deve però essere calibrato tenendo presente i non trascurabili divari retributivi attualmente esistenti in Italia, non soltanto dal punto di vista territoriale, ma anche e soprattutto nell'ambito dei diversi settori di attività economica e delle differenti dimensioni aziendali.

La questione è di rilevante importanza perché dal modo in cui si interviene può dipendere sia la ripresa occupazionale, sia il futuro del nostro sistema di welfare, dato che quest'ultimo viene finanziato principalmente dal lavoro.

Questa ricerca esamina in chiave quantitativa il sistema retributivo italiano e la sua ineguale distribuzione. Chi ad esso è interessato troverà la risposta ad alcuni quesiti sulle ragioni delle disparità salariali e sui relativi riflessi sullo Stato sociale.

Le analisi effettuate delineano un quadro sufficientemente articolato: emergono numerose conferme ma anche nuove evidenze dalle quali è possibile trarre qualche riflessione di guida per le scelte che devono essere fatte.

Enrico Del Colle insegna Statistica presso l'università di Roma "Tor Vergata" e Statistica economica presso la Luiss. Tra le sue recenti pubblicazioni si segnala Le aree produttive. Struttura economica dei sistemi regionali in Italia (1997).