L'itinerario politico di Regina Terruzzi.

Federica Falchi

L'itinerario politico di Regina Terruzzi.

Dal mazzinianesimo al fascismo

La vita di Regina Terruzzi, protagonista della scena politica italiana tra la fine del XIX e la prima metà del XX secolo. Educata secondo valori mazziniani, fu partecipe dell’associazionismo femminista, a cui contribuì con numerosi scritti. Dirigente del partito socialista, amica di Mussolini, partecipò alla riunione di San Sepolcro, ma non aderì al partito fascista. Pur ricoprendo diversi incarichi pubblici, la Terruzzi si pose all’interno del regime in una posizione dialettica assumendo, come lei stessa dichiarò, il ruolo di “suocera del fascismo”.

Edizione a stampa

32,50

Pagine: 352

ISBN: 9788856803389

Edizione: 1a edizione 2008

Codice editore: 1501.108

Disponibilità: Discreta

Pagine: 352

ISBN: 9788856809442

Edizione:1a edizione 2008

Codice editore: 1501.108

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Trascurata dalla storiografia sul fascismo e da quella di genere (che probabilmente non le ha perdonato l'amicizia con Mussolini), Regina Terruzzi, il cui pensiero e azione furono sempre diretti all'elevazione degli umili e all'emancipazione giuridica e sociale della donna, si rivela in questa ricerca un'attenta osservatrice, ma anche protagonista, della vita politica e sociale italiana tra la fine del XIX e la prima metà del XX secolo. Educata secondo i valori mazziniani, fu partecipe sin dalla fine dell'800 dell'associazionismo femminista a cui contribuì con numerosi scritti.
Nel primo decennio del '900 aderì al partito socialista all'interno del quale ricoprì incarichi direttivi e dal quale si allontanò, dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, con la sofferta decisione di aderire all'interventismo democratico, senza tuttavia recidere i rapporti con Filippo Turati, Anna Kuliscioff e Claudio Treves. Durante il conflitto consolidò la sua materna amicizia con Mussolini onde partecipò alla riunione di San Sepolcro, ma non aderì al partito fascista di cui condannava i metodi violenti. Pur ricoprendo diversi incarichi pubblici, la Terruzzi si pose all'interno del regime fascista in una posizione dialettica assumendo, come lei stessa dichiarò, il ruolo di suocera del fascismo, da cui abdicò progressivamente per tutelare la vita e la carriera dell'adorato figlio Paolo, arrivando a rinnegare, almeno formalmente, alcuni dei suoi ideali. La seconda guerra mondiale, che sfociò in una guerra civile, rappresentò per lei la fine di ogni illusione.

Federica Falchi, laureata in Scienze politiche, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in "Dottrine politiche e questione femminile" presso l'Università di Roma Tre. È titolare di una borsa di studio regionale presso il Dipartimento Storico Politico Internazionale dell'Università degli Studi di Cagliari. Si occupa della questione femminile (nei secoli XIX e XX) nel contesto italiano e britannico.



Maria Corona Corrias, Prefazione
Premessa
Gli anni della formazione
Una donna in lotta contro la legge e la morale corrente
"Dolori di donna, di insegnante e di madre"
Un avvicinamento lento e progressivo: la Terruzzi e il socialismo
Dal pacifismo all'interventismo: un passaggio meditato e sofferto
Da San Sepolcro alla marcia su Roma: entusiasmo e delusione
Dal trionfo internazionale all'indifferenza del duce
La popolarità internazionale e nazionale
La seconda guerra mondiale: la fine di ogni illusione
Considerazioni conclusive
Appendice documentaria
Bibliografia
Indice dei nomi.

Contributi: Maria Corrias Corona

Collana: La società moderna e contemporanea

Argomenti: Storia della cultura e del costume

Livello: Studi, ricerche

Potrebbero interessarti anche