L'autore proviene da un'ottima famiglia inglese di antiche tradizioni marinare. Trascorre parte della fanciullezza prima nella tedesca Selva Nera e quindi negli Stati Uniti. Tornato in patria, dopo gli inevitabili anni di reclusione in un'ottima prigione (leggi collegio) inglese approda a Cambridge, dove, nonostante abbia superato gli esami di navigazione, naufraga miseramente nelle acque del Latino. La disperazione gli suggerisce di aggregarsi ad un battaglione di Highlanders per andare a difendere gli interessi britannici in Malesia, combattendo contro le terribili zanzare delle foreste tropicali. Testardo come tutti gli inglesi, non rinuncia però alla laurea. Torna così negli Stati Uniti, dove conquista laurea, libera docenza e una cattedra di geografia nella Pennsylvania State University. Dai suoi corsi escono esperti e consulenti internazionali per aziende ed organizzazioni di tutto il mondo (compresa la Banca Mondiale).

Un bel giorno, stanco di tener solo per sé e per i suoi allievi la sua grande preparazione geografica, costruita non solo in anni di insegnamento ma anche in numerose consulenze internazionali che lo hanno portato un po' in tutto il mondo, decide di raccontare anche ad un più vasto pubblico i rivoluzionari sviluppi che, negli ultimi trent'anni, hanno rinnovato la geografia, e scrive questo straordinario libro, difficile da definire, a mezza strada com'è fra l'opera scientifica (rigorosissima) e il romanzo di avventure (non solo intellettuali, come dimostrano le pagine sulle esperienze africane).

Come certi piatti tipici, questo libro guadagna in sapore se gustato nelle stesse condizioni ambientali in cui è nato: durante una vacanza, in poltrona, davanti a un buon bicchiere di whisky. Al termine, il lettore scoprirà non solo di aver passato ore piacevolissime, ma anche di avere imparato sulla geografia, e quindi sul mondo, un numero di cose incredibile. Quanto ai giovani, è difficile che possano trovare un manuale professionale più ricco e accattivante.