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Il corpo tra natura e cultura

Antonio Donato

Il corpo tra natura e cultura

La sfida ecosofica della pedagogia

Alla luce delle grandi trasformazioni ecologiche in atto, è auspicabile delineare una nuova cartografia del campo epistemico della pedagogia? È possibile tracciare “linee di fuga” capaci di sottolineare la potenzialità del divenire ecologico? Sulla base di questi postulati, la pedagogia diviene un campo del sapere in cui ripensare la cornice teorica per rendere visibili nella discussione scientifica i movimenti e le forze sociali in atto.

Pagine: 132

ISBN: 9788835154792

Edizione:1a edizione 2023

Codice editore: 10292.23

Informazioni sugli open access

Alla luce delle grandi trasformazioni ecologiche in atto, è auspicabile delineare una nuova cartografia del campo epistemico della pedagogia? È possibile tracciare "linee di fuga" capaci di sottolineare la potenzialità del divenire ecologico? Sulla base di questi postulati, la pedagogia diviene un campo del sapere in cui ripensare la cornice teorica per rendere visibili nella discussione scientifica i movimenti e le forze sociali in atto.
Tracciare una cartografia del concetto di corpo, cercare di interrogare eticamente le diverse istanze di soggettivazione contemporanee e costituire una mappa di esplorazione pedagogica del campo epistemico: questi sono gli strumenti attraverso cui la teorizzazione ecosofica in rapporto ai poli di natura e cultura permette di indagare genealogicamente ed ecologicamente i differenti modi di produzione della soggettività. Il corpo con la lente ecosofica risulta, anche grazie all'ontological turn, un'autoaffermazione ontologica capace di una decolonizzazione permanente del pensiero. L'obiettivo di questo lavoro consiste nell'articolare le considerazioni delle produzioni scientifiche dell'educazione fisica in una prospettiva pedagogica ecosofica verso una possibile ecologia del/dal corpo. Un corpo continuamente e radicalmente in relazione con il mondo produce, infatti, eterotopie pedagogiche come l'Outdoor Education.
Il libro si rivolge a un pubblico di ricercatori/ricercatrici e studenti/studentesse delle teorie pedagogiche, ma anche a operatori e operatrici del campo dell'educazione interessati a ripensare criticamente le proprie pratiche.

Antonio Donato è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Qualità della Vita e professore a contratto presso il Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università degli Studi di Bologna. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze pedagogiche, dell'educazione e della formazione presso l'Università degli Studi di Padova. Svolge le sue ricerche nell'ambito della pedagogia generale con particolare riferimento ai Physical Cultural Studies e alle tematiche ecologiche. Gli interessi di ricerca sono rivolti in particolare alle pedagogie del corpo, alla pedagogia dello sport, all'outdoor education e a questioni epistemologiche della pedagogia.

Introduzione
(L'inquietante silenzio; Corpo: un concetto sudato; Forze, movimenti, direzioni, tendenze)
Strati del sapere e relazioni di potere
(Educazione: pratica di libertà; Che cos'è un dispositivo?)
La dimensione genealogica
(La disciplina del corpo; Tra le pieghe del corpo
La dimensione ecologica
(Il postumano; Multinaturalismo)
Eterotopie pedagogiche
(Spazi-altri pedagogici; Cosa può un corpo (ecologico)?)
Conclusioni
Riferimenti bibliografici

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