Identità e narrazione del sé

Livio Bottani

Identità e narrazione del sé

Riesce difficile immaginarci prescindendo da un riferimento a un qualche Io o a un Sé che governi le nostre azioni, che abbia sentimenti ed emozioni, che sia organo di desideri… Tale Io o Sé tuttavia potrebbe ridursi a un nucleo narrativo senza soggetto, comporsi di confabulazioni prive di titolarità soggettiva…

Edizione a stampa

22,00

Pagine: 160

ISBN: 9788856835526

Edizione: 1a edizione 2011

Codice editore: 495.220

Disponibilità: Buona

Pagine: 160

ISBN: 9788856843088

Edizione:1a edizione 2011

Codice editore: 495.220

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Pensarci come soggetti è per noi normale. Ci riesce difficile immaginarci prescindendo da un riferimento a un qualche Io o a un Sé che governi le nostre azioni, che sia il destinatario di tutte le esperienze che siamo in grado di recepire, che abbia sentimenti ed emozioni, che sia organo di desideri, volizioni e decisioni deliberate.
Tale Io o Sé potrebbe tuttavia ridursi a un nucleo narrativo senza soggetto, comporsi di confabulazioni prive di titolarità soggettiva, le cui deliberazioni risultano da complicate negoziazioni neuronali i contenuti delle quali sono per lo più inconsci. Siamo consapevoli dei risultati, ma ci sono sconosciute le cause. Eppure, qualcosa dentro di noi pensa, lampeggia, e tra questi pensieri, da cui siamo pensati, c'è il pensiero della morte. I primi ominidi investiti da questo pensiero dovettero immediatamente venire a capo della sua provocazione, della lacerazione dischiusa con esso nella coscienza. Da qui provenne gran parte dello slancio che ha portato alle strategie più articolate di ricomposizione della cesura.
Una di tali strategie è l'uso di utensili, dispositivi attraverso cui controllare e manipolare l'ambiente circostante. Ora le tecnoscienze, che hanno condotto verso una piena autonomia dell'apparato tecnologico nei confronti di chi ha contribuito a istituirlo, tendono a fare a meno della sua presenza, che dunque si appresta a diventare superflua.

Livio Bottani insegna filosofia presso l'Università del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro" (Vercelli). Tra i suoi libri: La malinconia e il fondamento assente, Guerini & Associati, Milano 1992; Estetica e meta-fisica, Upsel, Torino 1992 (19942); Wilhelm Dilthey. Coscienza, storica, coscienza metafisica ed ermeneutica, Edizioni Mercurio, Vercelli 1994; Interpretazione, metaforica e narrazione. Paul Ricoeur e l'ermeneutica, La Rosa Editrice, Crescentino 1994; Il senso del tempo, Tirrenia Stampatori, Torino 1995; Malinconoia ed epoché, Edizioni Mercurio, Vercelli 1995; Della vita intermedia. O della rinascita dello spirito tragico, Clut, Torino 1996; La ferita mortale e il perdono, Tirrenia Stampatori, Torino 1996; Differire la morte, Edizioni Mercurio, Vercelli 1997; Cultura e differimento, Tirrenia Stampatori, Torino 1999; Cultura e restanza, Edizioni Mercurio, Vercelli 2004; Il tragico e la letteratura, Edizioni Mercurio, Vercelli 2006; Il tragico e la filosofia, Edizioni Mercurio, Vercelli 2008; Recita dell'identità e destini della restanza, Mimesis, Milano-Udine 2009; Il tragico, l'umo-ristico, il grottesco, Aracne, Roma 2009.



Introduzione
Scoprire tendenze
Decostruzione dell'identità individuale e illusioni etiche
Il Teatro Cartesiano o il fantasma nel cervello
La mente come teatro no cartesiano
Funzione pragmatica della credenza nell'Io
Sapere la morte e nascita della coscienza
Origine della coscienza e incoscienza
Narrare la vita
L'ordine e l'evoluzione
Il divenire dell'uomo
Una temperie postumana
Antropologia e senso storico (ritorno alla natura umana?)
L'uomo e le macchine
Narrazione e memoria
Identità del soggetto e sapere la morte: per una conclusione
Bibliografia
Indice dei nomi.

Collana: Filosofia

Argomenti: Estetica - Fenomenologia - Filosofia della scienza - Filosofia teoretica

Livello: Studi, ricerche - Textbook, strumenti didattici

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