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Coolhunting.

Marco Pedroni

Coolhunting.

Genesi di una pratica professionale eretica

Attraverso le interviste a oltre 40 professionisti del settore, il volume presenta un quadro del coolhunting come attività di intermediazione culturale (nell’accezione del sociologo francese P. Bourdieu), specializzata nell’intercettare la distinzione, vale a dire osservare le pratiche esperienziali di consumatori sempre più sofisticati e dei loro immaginari per coglierne gli aspetti distintivi e innovativi.

Edizione a stampa

26,00

Pagine: 192

ISBN: 9788856824384

Edizione: 2a ristampa 2021, 1a edizione 2010

Codice editore: 1155.1.29

Disponibilità: Discreta

Coolhunting: una parola misteriosa per molti, già desueta per gli addetti ai lavori. Una pratica professionale dai confini incerti, esercitata in modo multiforme da ricercatori di mercato, antropologi, sociologi, architetti, designer, stilisti, buyer, ma anche psicologi, giornalisti, consulenti moda, blogger e fotografi, una schiera di "cacciatori di tendenze" accomunati dall'abitudine a usare lo sguardo per mestiere.
L'immagine del coolhunter si è sedimentata nel senso comune in due opposti stereotipi: quello "romantico" del giovane globetrotter che, armato di fotocamera digitale e innata curiosità, va alla ricerca di segnali e tendenze espressive nei luoghi frequentati dalle comunità di trendsetter; di contro, la versione "apocalittica" che addita il coolhunter come molestatore della cultura giovanile, intento a spiare le identità dei teenager per trasformarle in fenomeni commerciali. Tra queste alternative manichee si apre uno spazio vuoto che il volume cerca di esplorare, analizzando il coolhunting come "campo" di peculiari relazioni sociali e professionali nato dentro il mondo della moda come erede del fashion forecasting, ma emancipatosi ampiamente dal fashion system fino a diventare una "pratica eretica" capace di estendere a numerosi settori dell'industria culturale la nevrotica esigenza di leggere i trend socio-culturali.
Attraverso le interviste a oltre 40 professionisti del settore, emerge un quadro del coolhunting come attività di intermediazione culturale, nell'accezione del sociologo francese P. Bourdieu, specializzata nell'intercettare la distinzione, vale a dire osservare le pratiche esperienziali di consumatori sempre più sofisticati e dei loro immaginari per coglierne gli aspetti distintivi e innovativi. Attraverso una posizione di mezzo tra produttori e consumatori, i coolhunter maneggiano un contenuto informativo ad alto valore culturale ed economico, ovvero le categorie di coolness, stile e lifestyle.

Marco Pedroni è dottore di ricerca in Sociologia e metodologia della ricerca sociale. Collabora con il Centro per lo studio della moda e della produzione culturale dell'Università Cattolica di Milano. Svolge attività di docenza presso il consorzio interuniversitario Milano Fashion Institute. Ha pubblicato articoli e saggi sulle professioni creative, la moda, l'immigrazione e il pensiero di G. Simmel e P. Bourdieu; con P. Volonté ha curato il volume La creatività nelle professioni (Bolzano University Press, 2008).



Introduzione
(Tre tesi; Questioni di metodo; Come è fatto questo libro)
Coolness, la posta in gioco
(Moda; Stile; Stili di vita; Tendenza; Coolness; Coolness come habitus e come posta in gioco)
L'origine delle mode
(La doppia paternità del trickle-down model; Joyhn Flügel: i primi dubbi sul trickle-down; Diana Crane: due modelli a confronto; Herbert Blumer: la teoria selezione collettiva; Oltre l'alternativa; Fashion forecasting e bureaux de style; Prêt-à-porter e ricerca delle tendenze; Governare le mode)
Genesi di un'eresia: biografia sociale del coolhunter
(Le rappresentazioni sociali del coolhunter; Il coolhunter scende in strada; Visioni agiografiche; Visioni apocalittiche; una fine annunciata?; Dalla strada al web)
Il coolhuntig e la moda
(La piramide e la moda; Due modi di fare moda; Oltre i confini del fashion system)
Il coolhunting oltre la moda
(Le agenzie di ricerca; Il rapporto con il committente; Dal progetto al report; Uno sguardo bifocale; La rivoluzione permanente dei free-lance)
Questioni aperte: limiti e prospettive del coolhunting
(Alla ricerca di un metodo; L'eresia diventata mainstream; Giovani e subculture: leader di consumo o vittime del marketing?)
Conclusioni. Intercettare la distinzione
(Una tipologia del coolhunter; Un campo autonomo; La tesi di P. Bourdieu: intermediari di cultura; La circolarità della distinzione)
Bibliografia di riferimento.

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