Come pesci fuor d'acqua

Alberto Fistarollo, Silvia Faggian

Come pesci fuor d'acqua

Perchè il mismatch evoluzionistico ci ha reso inadatti al mondo che abbiamo creato

Solitudine, cibi zuccherati, comodità, videogiochi, inquinamento, pulizia, social media, cemento, iperstimolazione, sedentarietà... Cos’hanno in comune tutti questi elementi? Sono invenzioni recenti. E ci fanno ammalare. Rispetto al passato viviamo infatti di più, ma soffriamo di malattie e disagi nuovi, pressoché inediti nella storia dell’umanità. Gran parte di tali disturbi è da attribuirsi al mismatch evoluzionistico, ovvero la maggior rapidità dell’evoluzione culturale rispetto a quella biologica.

Edizione a stampa

28,00

Pagine: 252

ISBN: 9788835121640

Edizione: 1a edizione 2022

Codice editore: 1420.1.213

Disponibilità: Buona

Pagine: 252

ISBN: 9788835133520

Edizione:1a edizione 2022

Codice editore: 1420.1.213

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Pagine: 252

ISBN: 9788835133537

Edizione:1a edizione 2022

Codice editore: 1420.1.213

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: ePub con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Ci ritroviamo biologicamente e psicologicamente inadatti a un mondo che non riconosciamo più perché radicalmente diverso da quello in cui ci siamo evoluti.

Siamo tutti... Come pesci fuor d'acqua. Ridurre il mismatch evoluzionistico è necessario e possibile, in buona parte tramite gli stessi fattori che l'hanno generato.

Solitudine, cibi zuccherati, comodità, videogiochi, inquinamento, pulizia, social media, cemento, iperstimolazione, sedentarietà... Cos'hanno in comune tutti questi elementi?
Sono invenzioni recenti.
E ci fanno ammalare.
Rispetto al passato viviamo di più, ma al contempo soffriamo di malattie e disagi nuovi, pressoché inediti nella storia dell'umanità. Gran parte di tali disturbi è da attribuirsi al mismatch evoluzionistico, ovvero alla maggior rapidità dell'evoluzione culturale rispetto a quella biologica.
Negli ultimi decenni tale gap si è fatto abissale, facendo emergere nuovi modi di stare male.
La cultura ha modificato l'ambiente e lo stile di vita a tal punto da non risultare più compatibili con l'homo sapiens. Nonostante la nostra supremazia sul pianeta Terra, rimaniamo comunque animali con bisogni primari molto precisi, scolpiti indelebilmente dall'evoluzione e oggi spesso trascurati.
Possediamo un ricco repertorio di strumenti, frutto del continuo lavoro compiuto dalla selezione naturale: sensazioni, emozioni, pensieri e linguaggio. Strumenti che ci consentono di stare al mondo, prenderci cura dei figli, affrontare le difficoltà, costruire relazioni supportive, giocare, innamorarci, provare empatia, leggere le intenzioni altrui, perseguire i nostri valori e molto altro.
L'ambiente odierno, che noi stessi abbiamo creato, sta progressivamente inibendo tali capacità.
Ci ritroviamo biologicamente e psicologicamente inadatti a un mondo che non riconosciamo più perché radicalmente diverso da quello in cui ci siamo evoluti. Siamo tutti... come pesci fuor d'acqua.
Ridurre il mismatch evoluzionistico è necessario e possibile, in buona parte tramite gli stessi fattori che l'hanno generato.

Alberto Fistarollo
, psicoterapeuta e psicologo dello sport, conduce percorsi per il benessere aziendale e collabora con atleti e società sportive. È consulente del Progetto Regionale per il Contrasto del Disturbo da Gioco d'Azzardo presso l'ULSS 3 Serenissima. Svolge l'attività clinica privata in provincia di Venezia e online.

Silvia Faggian
, psicologa e psicoterapeuta, lavora presso il Servizio Dipendenze ULSS 3 Serenissima (VE). Già docente del Master in Psicologia dell'Invecchiamento dell'Università di Padova, collabora con la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati su ricerche nell'ambito delle dipendenze. Autrice di diversi articoli scientifici in ambito neuropsicologico, per i nostri tipi ha pubblicato, tra gli altri, Promuovere il benessere nella persona con demenza. La terapia di stimolazione cognitiva individuale. Una guida pratica per i familiari e i professionisti (2a ed. 2021) con E. Borella, A. Lobbia, G. Michelini e S. Gardini e La terapia di stimolazione cognitiva: un intervento efficace per la persona con demenza. Programma base e di mantenimento della Cognitive Stimulation Therapy (CST) (2a ed. 2021) con S. Gardini, S. Pradelli e E. Borella.

Introduzione
Nuovi modi di stare male
(Breaking news; Troppo; Autogol)
Essere viventi
(Frutto del caso; Un po' di noi; Stai dritto con quella schiena!; La famiglia del Mulino Bianco; Quasi umani; Giornate arcaiche; Io, tu, noi; Saputelli)
Essere umani
(Turbocultura; Il bivio; Un uomo solo al comando; Ci siamo; Tempi moderni)
Radici
(La città che sale; Tira una brutta aria; La natura che cura; Indoor; Chiuso per lavoro; Un po' di equilibrio)
Compromessi
(Dimmi dove vivi e ti dirò chi sei; Questione di strategie!; Troppi?; Personalità veloci)
Altrimenti ci ammaliamo!
(L'insostenibile pesantezza dell'essere; Dolci tentazioni; Tendenze antiche, effetti moderni; Fermi; Stressati, il giusto; Di pancia; Pungoli)
Stupefacente
("La roba che cucini è merda!"; "Andavo a cento all'ora..."; Animali che si drogano; Ci puoi scommettere!; Giochi antisportivi; Questa è la volta buona!; Internet delle mie brame)
That's amore
("Se solo si impegnasse..."; Barbie e Ken; Belli e impossibili; Al sicuro; "... e io avrò cura di te"; La dolce metà; E figl so' piezz' 'e còre; Nella campana di vetro; Insieme)
Struca el botòn
(Deleghe; Orienteering; Nessuno nasce imparato; Bimbi digitali?; Mani in alto!; Una letta veloce; Fa' attenzione!)
L'uomo è un animale social
(Falò; Dipendenti dalla spazzatura; Dumb & Dunbar; Diversamente sociali; Immagini senza immaginazione; Prima di tutto, aspettiamo; Ancora cinque minuti!; A sangue freddo; Tecnomalessere; La sindrome del VIP; Severi ma giusti)
Bibliografia
Sitografia.

Potrebbero interessarti anche