Nell'ambito del vivace dibattito scientifico sulle nuove traiettorie di sviluppo e sulla questione ambientale, il volume coniuga il tema dello sviluppo locale e dello sviluppo sostenibile ripercorrendo alcuni aspetti teorici e metodologici di base ed offrendo un interessante studio di caso relativo al Marocco. Lo sviluppo locale è inteso come il frutto di una serie di condizioni specifiche di vantaggio dei sistemi locali in relazione a traiettorie evolutive di sistemi economici più vasti, nazionali e/o internazionali. Più recentemente lo sviluppo locale si rapporta al processo e al contesto della globalizzazione, che non lo cancella, bensì da un lato lo potenzia e, dall'altro, rende più severe ed esigenti le condizioni della competitività. Tale argomento evoca la necessità di considerare anche le dimensioni del governo locale, dell'immagine esterna e dell'identità regionale. In questo ambito assumono rilevanza le reti dei soggetti dell'organizzazione locale che si formano intorno a progetti di sviluppo. Il territorio, inteso come sistema costituito da una collettività e da una pluralità di soggetti che agiscono nel loro interesse, innesca processi di sviluppo, non solo attraverso la competizione economica, ma anche attraverso la crescente qualificazione e dotazione di capitale umano.
L'obiettivo dell'indagine empirica è stato quello di verificare quanto e come sia possibile coniugare in ambito locale la dimensione economica con quella ambientale e quella sociale al fine di promuovere processi di sviluppo sostenibile. Il caso di studio ha preso in considerazione il sistema territoriale e la filiera di produzione dell'olio di argan, una specie vegetale endemica dell'area sud-occidentale del Marocco, che oggi vede impegnata una vasta rete di cooperative femminili e molte Ong nel tentativo di valorizzare il territorio, favorire l'empowerment di genere e, più in generale, avviare processi di sviluppo della comunità locale.

Fabio Berti è professore associato di Sociologia presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Siena. Si occupa da molti anni di tematiche relative ai processi migratori e alle dinamiche di trasformazione delle società contemporanee.
Cristina Capineri è professore associato di Geografia presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Siena. I suoi ambiti di ricerca principali sono quelli della geografia dei trasporti e delle comunicazioni, dello sviluppo sostenibile e dello sviluppo locale.
Lorenzo Nasi è ricercatore di Sociologia presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Siena dove insegna Sociologia dello sviluppo. I suoi principali ambiti ricerca riguardano i processi di cooperazione allo sviluppo e le realtà delle organizzazioni non governative.