A scuola di accoglienza

La scuola - in quanto laboratorio di conoscenza e di confronto - promuove l'umanizzazione delle persone e delle relazioni e può contribuire alla formazione di menti accoglienti e allo sviluppo di società aperte. Quando parliamo di accoglienza in ambito scolastico, ci riferiamo a un costrutto complesso dove si intrecciano i piani dell'agire, del pensare e del sentire. L'accoglienza, infatti, non ha che fare solamente con le pratiche burocratiche e didattiche di inserimento in classe degli studenti e delle studentesse con background migratorio; non è solamente una fase del tempo-scuola ma è una forma mentis dinamica e plurale; è una postura personale e relazionale, oltre che un metodo educativo, propria di chi si pone nei confronti dell'altro con la disponibilità a farsi meravigliare.
La scelta educativa interculturale intrapresa dalla scuola italiana la sollecita pertanto ad aprirsi a un'istanza di cambiamento in grado di assumere l'accoglienza come paradigma educativo e come traguardo formativo.
Il volume, che nasce nell'ambito di una ricerca-azione che ha coinvolto alcune scuole dell'Umbria, raccoglie diversi contributi e propone un duplice sguardo - teorico e pratico - per coniugare la riflessione scientifica sull'educazione interculturale nella scuola, secondo la prospettiva dell'accoglienza, con le testimonianze di coloro che con cura e impegno si interrogano quotidianamente affinché la scuola sia un luogo di educazione attraverso la cultura, di tutti e di tutte. Il libro, in tal senso, costituisce un utile strumento per insegnanti, educatori, studiosi, studenti e per tutti gli interessati ad approfondire il tema.

Alessia Bartolini è ricercatrice confermata di Pedagogia generale e sociale presso il Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell'Università degli Studi di Perugia, dove insegna Pedagogia sociale, Pedagogia familiare e Pedagogia interculturale. È stata Direttrice del master di primo livello in "Organizzazione e gestione delle istituzioni scolastiche in contesti multiculturali" presso la stessa Università. È giudice onorario presso il Tribunale per i Minorenni dell'Umbria.