Titolo Rivista DIRITTO COSTITUZIONALE
Autori/Curatori Marco Goldoni
Anno di pubblicazione 2025 Fascicolo 2025/1
Lingua Italiano Numero pagine 24 P. 107-130 Dimensione file 190 KB
DOI 10.3280/DC2025-001005
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Questo articolo esamina la relazione tra ordinamento costituzionale ed estrattivismo, sostenendo che l’accesso e il controllo delle risorse naturali svolgono un ruolo fondamentale nella formazione degli ordinamenti costituzionali. Sottolineando i limiti delle teorie costituzionali tradizionali, concentrate sulla libertà politica a scapito delle condizioni materiali, l’articolo colloca l’estrazione delle risorse nel contesto più ampio dell’economia politica e del diritto internazionale degli investimenti. Lo scopo dell’articolo è di evidenziare come le economie estrattiviste influenzino le trasformazioni costituzionali, limitando l’esercizio del potere costituente e modellando le strutture istituzionali. Per questa ragione, le sezioni finali dell’articolo si concentrano su due casi: la Mongolia e il Cile. In Mongolia, la necessità di attrarre investimenti esteri nel settore minerario ha portato a modifiche costituzionali che hanno centralizzato il potere esecutivo, indebolito la governance locale e ristretto alcune libertà politiche. In Cile, il tentativo di redigere una nuova costituzione è stato limitato da strutture economiche consolidate a favore degli interessi delle multinazionali e della logica estrattivista. L’articolo sostiene che l’estrattivismo impone vincoli geo-economici al costituzionalismo, rendendo necessaria un’analisi materialista che integri l’economia politica nella teoria costituzionale. Comprendere il ruolo della valorizzazione delle risorse è essenziale per ripensare i limiti strutturali degli ordinamenti costituzionali contemporanei
Parole chiave:Geopolitica, Guerra, Stato, Realismo, Capitalismo, Volontà di potenza
Marco Goldoni, Costituzionalismo e vincoli geoeconomici: il modello estrattivista in "DIRITTO COSTITUZIONALE" 1/2025, pp 107-130, DOI: 10.3280/DC2025-001005