La "fibra miracolosa". L’Oltrepò Pavese e il cemento-amianto

Titolo Rivista STORIA IN LOMBARDIA
Autori/Curatori Bruno Ziglioli
Anno di pubblicazione 2022 Fascicolo 2021/1-2
Lingua Italiano Numero pagine 18 P. 192-209 Dimensione file 145 KB
DOI 10.3280/SIL2021-001011
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Il saggio esamina il caso dello stabilimento di cemento-amianto Fibronit di Broni (Oltrepò Pavese, 1919-1993). La cittadina è stata investita dal dramma della contaminazione da amianto, che continuerà a colpire ancora per molto tempo i lavoratori e gli abitanti. A Broni, la memoria pubblica della fabbrica e delle sue conseguenze sanitarie si è rivelata molto difficile, prendendo la forma di una profonda rimozione. Dal quadro descritto, emerge con evidenza come le lacerazioni all’interno della comunità abbiano condotto per molto tempo alla "invisibilizzazione" del problema dall’orizzonte urbano, rendendo molto difficoltosi gli interventi dei pubblici poteri.;

Keywords:amianto, cemento-amianto, memoria, storia ambientale, disastri industriali, Broni, Oltrepò Pavese.

  1. Baldissara L. e Pezzino P., a cura di (2004), Crimini e memorie di guerra. Violenze contro le popolazioni e politiche del ricordo, Napoli, L’Ancora del Mediterraneo.
  2. Bullian E. (2008), Il male che non scompare. Storia e conseguenze dell’uso dell’amianto nell’Italia contemporanea, Trieste, Il Ramo d’Oro editore.
  3. Bulsei G. L. (2005), Ambiente e politiche pubbliche. Dai concetti ai percorsi di ricerca, Roma, Carocci.
  4. Grande T. (2001), Le origini sociali della memoria, in Tota A. L., a cura di, La memoria contesa. Studi sulla comunicazione sociale del passato, Milano, FrancoAngeli.
  5. Gribaudi G. (2020), La memoria, i traumi, la storia. La guerra e le catastrofi nel Novecento, Roma, Viella.
  6. Jedlowski P. (2001), Introduzione alla prima edizione, in Halbwachs M., La memoria collettiva, Milano, Unicopli.
  7. Stefanizzi S., Niessen B. e Scisci D. (2006), Seveso 30 anni dopo: costruzione sociale della memoria e rappresentazione del rischio, in Pozzo B., a cura di, Seveso trent’anni dopo: percorsi giurisprudenziali, sociologici e di ricerca, Milano, Giuffrè.
  8. Valesio G. (2012), La nuvola di polvere. Cronache dalla SACA-Eternit di Cavagnolo, San Giorgio Canavese, Atene del Canavese.
  9. Volpedo M. e Leporati D., a cura di (1997), Morire d’amianto. L’Eternit di Casale Monferrato: dall’emergenza alla bonifica, Genova, La Clessidra Editrice.
  10. Ziglioli B. (2016), “Sembrava nevicasse”. La Eternit di Casale Monferrato e la Fibronit di Broni: due comunità di fronte all’amianto, Milano, FrancoAngeli.
  11. Zucchella A. e Denicolai S. (2006), Analisi strategico-organizzativa per lo sviluppo locale. Il Development Migration Path, Milano, FrancoAngeli.

Bruno Ziglioli, La "fibra miracolosa". L’Oltrepò Pavese e il cemento-amianto in "STORIA IN LOMBARDIA" 1-2/2021, pp 192-209, DOI: 10.3280/SIL2021-001011