Titolo Rivista PSICOBIETTIVO
Autori/Curatori Matteo G.P. Flora, Edel Margherita Beckman
Anno di pubblicazione 2021 Fascicolo 2021/2
Lingua Italiano Numero pagine 14 P. 111-124 Dimensione file 147 KB
DOI 10.3280/PSOB2021-002007
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Il confine che separa la vita reale da quella virtuale dipende principalmente da quanto una riesce ad influenzare l’altra. Difatti, quanto più le due dimensioni si influenzano tra loro, diventando una la longa manus dell’altra, tanto più sarà difficile tenerle separate. E come sempre accade ed è ora più evidente, ciò che accade on-line ha conseguenze anche off-line per gli individui. E tra i diversi reati che possono essere commessi on-line si annovera anche la nonconsensual pornography (o pornografia non-consensuale), una delle peggiori forme di sfruttamento sessuale e violazione della privacy (nonché dell’intimità) perpetrata in rete, con conseguenze che si estendono anche all’off-line andando a colpire la vittima a 360 gradi. Il termine non-consensual pornography viene utilizzato da parte della comunità scientifica per indicare l’illecita condivisione di immagini o video sessualmente espliciti, destinati a rimanere privati, senza il consenso della persona rappresentata, al fine di arrecare un danno alla vittima. In questo articolo vengono elencate le principali problematiche rilevate in oltre 18 mesi di lavoro costante sul campo del contrasto alla pornografia non-consensuale, affrontate nell’esperienza di PermessoNegato APS, una no-profit di promozione sociale che offre supporto tecnologico e legale alle vittime, elaborando non solo le statistiche delle tipologie di intervento, ma anche le principali conseguenze psicologiche del fenomeno sulle vittime.;
Keywords:Articolo 612-ter c.p.; on-line shaming; violenza di genere; victim blaming; revenge porn; pornografia non-consensuale; cultura del consenso.
Matteo G.P. Flora, Edel Margherita Beckman, Non-consensual pornography e victim blaming. Ruolo e responsabilità sociale in "PSICOBIETTIVO" 2/2021, pp 111-124, DOI: 10.3280/PSOB2021-002007