Titolo Rivista SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI
Autori/Curatori Vincenzo Romania
Anno di pubblicazione 2018 Fascicolo 2018/1
Lingua Italiano Numero pagine 13 P. 75-87 Dimensione file 190 KB
DOI 10.3280/SISS2018-001008
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più
clicca qui
Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.
Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF
FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche
L’articolo discute la rilevanza pubblica, le argomentazioni e i rapporti con la più ampia teoria sociale di quello che a nostro parere è il più importante testo sociologico di Zygmunt Bauman, ovvero Modernità e Olocausto. Nella prima parte dell’articolo, si mettono in luce i rapporti fra Bauman e Hannah Arendt, in particolare rispetto all’ipotesi "continuista" de Le origini del totalitarismo. Nel secondo paragrafo si afferma, invece, l’importanza del testo come esempio di sociologia pubblica. Nello sviluppo successivo del testo si discutono le due principali direttive tematiche del libro: il rapporto fra Olocausto e razzismo e fra Olocausto e modernità, mettendo in luce gli aspetti problematici di rilettura della teoria di Max Weber. Nelle conclusioni si discutono gli assunti epistemologici e ontologici del testo, sostenendo che esso è più importante per gli interrogativi che pone alla teoria sociale, che non per le risposte che offre.;
Keywords:Sociologia dell’olocausto; teoria sociale; studi culturali; Max Weber; Hannah Arendt.
Vincenzo Romania, Zygmunt Bauman e la modernità dell’Olocausto: fra crucialità delle domande e debolezza delle risposte in "SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI" 1/2018, pp 75-87, DOI: 10.3280/SISS2018-001008