Titolo Rivista STUDI JUNGHIANI
Autori/Curatori Sandro Manfroni
Anno di pubblicazione 2018 Fascicolo 2017/46
Lingua Italiano Numero pagine 24 P. 66-89 Dimensione file 236 KB
DOI 10.3280/JUN2017-046004
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La pretesa di ascendere alle vette più alte della spiritualità attraverso un eserci-zio strenuo della volontà, senza riguardo alcuno per il corpo e i suoi bisogni è un grave peccato di superbia, che allontana irrimediabilmente padre Sergio da quel Dio che avrebbe voluto incontrare. L’esperienza di Dio, o del Sé (se ci esprimiamo in termini psicologici) è infatti un’esperienza di totalità che include il corpo coi suoi istinti e riconosce la fragilità, la debolezza, i difetti, quali componenti ineliminabili della condizione umana. Le pratiche ascetiche mortificano invece il corpo, lo abbandonano, e lo lasciano senza riscatto. Esse conducono a una sterile vittoria dell’Io, che si gonfia e va incontro a processi inflattivi. Un autentico percorso individuativo prende avvio proprio dal riconoscimento e dall’integrazione dell’Ombra, vale a dire di quell’insieme di mancanze e imperfezioni che ci costituisce.;
Keywords:Superbia, ascetismo, misericordia, corpo, Ombra, Sé
Sandro Manfroni, La superbia dell’Io e l’incontro con l’Ombra. Il percorso individuativo di Padre Sergio. Commento secondo la psicologia analitica di un racconto di L. Tolstoj in "STUDI JUNGHIANI" 46/2017, pp 66-89, DOI: 10.3280/JUN2017-046004