Titolo Rivista  STUDI ORGANIZZATIVI  
                Autori/Curatori Federico Butera 
                    Anno di pubblicazione 2016                 Fascicolo 2015/2  
                Lingua Italiano Numero pagine 29 P. 135-163 Dimensione file 276 KB 
                DOI 10.3280/SO2015-002005 
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                                                Questo contributo propone e descrive il Change Management Strutturale, un approccio e un metodo provati in un gran numero di progetti condotti dall’autore, tesi a avviare cambiamenti integrati e duraturi sia nel sistema tecnico-organizzativo che nel sistema sociale, generando risultati non marginali e nuovi paradigmi. Il Change Management Strutturale consiste in tre classi di attività: un piano di riprogettazione parziale o totale del sistema organizzativo, tecnico, sociale e culturale; una serie di progetti pilota; un’attività di implementazione e miglioramento continuo. Questo articolo contiene tre proposte. 
 La politica dei progetti: ciò che maggiormente può dar voce alle persone è il loro coinvolgimento e la loro partecipazione attiva in una serie di progetti di grandi e piccole dimensioni, in percorsi di miglioramento continuo e di innovazione diffusa iscritti entro una mappa cognitiva che li aiuti a estrarsi dalla episodicità del caso specifico.
 La diffusione dei progetti esemplari, ossia dare un senso e diffondere le esperienze concrete e le best practice.
Costruire l’"impresa integrale", ossia una impresa che è contemporaneamente un ente economico e un’istituzione, una parte dell’economia e una piccola società.
Sono riportati alcuni casi di Change Management Strutturale coordinati dall’autore, fra cui le isole dell’Olivetti, la progettazione tecnologico-organizzativa integrata del laminatoio della Dalmine NTM, la realizzazione degli Uffici delle Entrate, la progettazione del Customer Care di Vodafone, il change management dei Tribunali e delle Procure della Lombardia. 
                                            
Federico Butera, Il change management strutturale: approccio, metodi e casi in "STUDI ORGANIZZATIVI " 2/2015, pp 135-163, DOI: 10.3280/SO2015-002005