Titolo Rivista COSTRUZIONI PSICOANALITICHE
Autori/Curatori Barbara Caputo, Lorenzo D'Angelo
Anno di pubblicazione 2013 Fascicolo 2013/26
Lingua Italiano Numero pagine 14 P. 131-144 Dimensione file 305 KB
DOI 10.3280/COST2013-026008
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La definizione di isteria è tanto ampia da arrivare ad includere le svariate manifestazioni di possessione che hanno luogo in differenti contesti geografici e culturali. Questo articolo mette a confronto due diversi punti di vista antropologici su due diversi contesti. Il primo caso riguarda lo studio di Giordana Charuty nella regione francese del Languedoc. Charuty mostra, attraverso i racconti di vita, le pratiche di cura e le classificazioni simboliche locali, come il concetto di isteria vada storicamente e culturalmente contestualizzato nei termini di uno sforzo collettivo di classificare l’alterità all’interno di un determinato gruppo sociale. Il secondo caso riguarda i casi di possessione tra le operaie impiegate dalle multinazionali che operavano in Malesia negli anni Settanta. Attraverso il suo studio etnografico Aiwha Ong sostiene che questi complessi fenomeni culturali sfuggono ai tentativi di medicalizzare le donne possedute come "isteriche". Ong propone di interpretare la possessione femminile come una forma "complessa di negoziazione della realtà" e di "lotta culturale". In entrambi i casi esaminati esistono delle "somiglianze discontinue" sulla definizione e la contestazione delle identità di genere che chiamano in causa rapporti di potere, di genere e di classe.;
Keywords:Isteria, possessione, medicalizzazione, Giordana Charurty, Aiwha Ong
Barbara Caputo, Lorenzo D'Angelo, Corpi che protestano. Uno sguardo antropologico tra "isteria" e possessione in "COSTRUZIONI PSICOANALITICHE" 26/2013, pp 131-144, DOI: 10.3280/COST2013-026008