Dissonanze del totalitarismo. Banalità del male o servitù volontaria?

Titolo Rivista PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE
Autori/Curatori Enrico Donaggio
Anno di pubblicazione 2013 Fascicolo 2013/2
Lingua Italiano Numero pagine 16 P. 239-254 Dimensione file 94 KB
DOI 10.3280/PU2013-002007
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Come altre voci entrate a pieno titolo nel lessico intellettuale utilizzato per diagnosticare le patologie del totalitarismo, anche quella di "banalità del male" sembra conoscere una duplice deriva. Da un lato il ricorso a questa formula si è fatto sempre più inflazionato e ipertrofico. Dall’altro questa scoperta, scioccante e rivoluzionaria al momento della sua messa in circolo da parte di Hannah Arendt, si è più o meno definitivamente banalizzata. A fronte di questa situazione, l’articolo rilancia e tenta una risposta all’interrogativo: "Di cosa parliamo davvero quando parliamo di banalità del male?". Cercando poi di individuare le relazioni che quella categoria stringe con una nozione per certi versi affine, per altri invece dissimile, ma altrettanto utile a una diagnosi filosofica del totalitarismo: la servitù volontaria.

Parole chiave:Banalità del male, servitù volontaria, totalitarismo, Hannah Arendt, Étienne de La Boétie]

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    DOI: 10.3917/trav.050.0241

Enrico Donaggio, Dissonanze del totalitarismo. Banalità del male o servitù volontaria? in "PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE" 2/2013, pp 239-254, DOI: 10.3280/PU2013-002007