Titolo Rivista GRUPPI
Autori/Curatori Donata Miglietta
Anno di pubblicazione 2010 Fascicolo 2010/1
Lingua Italiano Numero pagine 8 P. 103-110 Dimensione file 289 KB
DOI 10.3280/GRU2010-001009
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più
clicca qui
Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.
Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF
FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche
Il passaggio dalla posizione dell’ascolto al coinvolgimento corporeo del terapeuta che avviene nei gruppi di bambini è stato spesso sentito come eretico sia rispetto alla psicoanalisi sia rispetto alle teorie sui gruppi analitici. Nella formazione non si deve perdere di vista il fatto che, anche all’interno della stessa scuola, la pratica unificata è un’illusione (Schaffer). Il lavoro dei formatori è un lavoro di confine che regola il flusso della discordanza e della differenza e siamo noi a dovere vigilare affinché la diversità non si trasformi in guerra. Quando le diversità entrano in campo si tratta di affrontarne gli effetti. Nei gruppi di formazione per psicoterapeuti infantili il conflitto assume spesso figurazioni visibili e invisibili. Nei processi formativi con lo psicodramma si evidenziano percorsi evocatori di immagini che vanno dallo scontro tra bande armate al gioco dei bisticci fino all’integrazione delle differenze. Le psicoterapie sono oggi una galassia dai confini incerti e, come formatori, dobbiamo pensare ad un sistema aperto di conoscenza. Si dovrebbe mantenere la consapevolezza che non è impossibile che il processo vari da analista a analista, forse da paziente a paziente, in modo molto significativo (Meltzer). La questione è in visibile nei processi formativi della scuola COIRAG alla quale affluiscono sottogruppi con matrici teorico cliniche complesse e non certo univoche. La formazione si dovrebbe muovere nello spirito della COIRAG volto a costruire una storia comune in un tempo in cui tutti abbiamo bisogno di pace. Appare dunque significativo percorrere alcuni passaggi di questo percorso attraverso la formazione dei conduttori per gruppi in età evolutiva. Si descrive il percorso tra emersione delle differenze teoriche, scontro e confronto nella formazione dei conduttori di gruppi in età evolutiva. In analogia con il gioco dei bambini anche i conduttori modulano l’intensità del conflitto attraverso la comparsa e la circolazione di immagini ludiche. Il conflitto che si trasforma in gioco può facilitare il confronto tra diversità teorico-tecniche.;
Keywords:Ideologie, trasformazioni ludiche, formazione, gruppi età evolutiva, gioco, conduttori.
Donata Miglietta, Quando i conflitti sono in gioco. Gruppi, formazione, diversità in "GRUPPI" 1/2010, pp 103-110, DOI: 10.3280/GRU2010-001009