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Le due guerre di Pietro Manzini

A cura di: Paolo Ferrari, Mimmo Franzinelli

Le due guerre di Pietro Manzini

L’autobiografia di Pietro Manzini (nome di battaglia “Ercole”) ci offre una Resistenza raccontata dall’interno, senza retorica né esagerazioni, ma con lo spessore morale di un giovane curioso della vita, gettato dal fascismo in una guerra rovinosa che lo fa maturare anzitempo, assumendo posizioni critiche verso il regime. Le cronache partigiane racchiuse in questo volume descrivono le dinamiche della lotta, compresi i rapporti con i civili e i rastrellamenti contro i partigiani e i loro simpatizzanti, rettificando in più punti le ricostruzioni storiografiche, talvolta viziate da esagerazioni e imprecisioni.

Pagine: 232

ISBN: 9788835175148

Edizione: in preparazione 1a edizione 2025

Codice editore: 1500.35

L’autobiografia di Pietro Manzini (nome di battaglia “Ercole”) ci offre una Resistenza raccontata dall’interno, senza retorica né esagerazioni, ma con lo spessore morale di un giovane curioso della vita, gettato dal fascismo in una guerra rovinosa che lo fa maturare anzitempo, assumendo posizioni critiche verso il regime. Sul fronte italo-francese nel Genio (giugno 1940), inviato l’anno successivo in Jugoslavia, viene catturato e poi rilasciato in uno scambio di prigionieri. Le sue osservazioni sulla repressione del partigianato in Croazia e la guerriglia contro gli occupanti sono impressionanti e tanto più preziose in quanto riguardano una pagina spesso taciuta per un malinteso senso di patriottismo o perché l’orrore impediva ai reduci di far conoscere quelle tragedie ai tanti che le ignoravano.
Rimpatriato per frequentare il corso Allievi ufficiali, l’artigliere Manzini vive ad Alessandria l’esaltazione degli italiani per la caduta di Mussolini il 25 luglio 1943 e un mese e mezzo più tardi lo sconvolgimento dell’armistizio. L’8 settembre si trova nella capitale e da qui torna in Piemonte, sfuggendo ingegnosamente alla caccia dei tedeschi.
Il suo percorso esistenziale, militare e politico si snoda dalla renitenza alla Resistenza, con la costituzione del “Gruppo Ercole”, tra Liguria e Piemonte. Le cronache partigiane racchiuse in questo volume descrivono le dinamiche della lotta, compresi i rapporti con i civili e i rastrellamenti contro i partigiani e i loro simpatizzanti, rettificando in più punti le ricostruzioni storiografiche, talvolta viziate da esagerazioni e imprecisioni.
Il racconto di Manzini si spinge sino al dopoguerra, con alcuni incontri tra vecchi compagni di lotta che si ritrovano in un’Italia che non è quella sognata dai “ribelli”, inquisiti nell’ambito del “processo alla Resistenza” che contraddistinse la fase politica del centrismo, tra le elezioni politiche dell’aprile 1948 e i lunghi anni Cinquanta.
Le Memorie di Manzini sono introdotte da un testo dei curatori e dal saggio di Eraldo Canegallo sulla Resistenza nel Tortonese.

Paolo Ferrari, studioso dell’industria bellica e delle guerre mondiali, insegna Storia contemporanea presso l’Università degli studi di Udine.

Mimmo Franzinelli, studioso del fascismo e dell’Italia repubblicana, collabora con la Fondazione Rossi-Salvemini di Firenze.

Paolo Ferrari, Mimmo Franzinelli, Introduzione. Dalla guerra d’occupazione alla guerra di Liberazione
Eraldo Canegallo, La Resistenza nel Tortonese
Memorie di Pietro Manzini «Ercole»
Appendice fotografica

Contributi: Eraldo Canegallo

Collana: La società moderna e contemporanea

Argomenti: Storia della resistenza e del movimento di liberazione - Biografie, narrazioni

Livello: Studi, ricerche

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