I cacciatori di nebbia

Viola Di Tullio

I cacciatori di nebbia

Per un’antropologia del cambiamento climatico a Peña Blanca, Cile

Attraverso l’etnografia a Peña Blanca, nel Cile settentrionale, il libro riflette sulle contemporanee e spesso invisibili manifestazioni del cambiamento climatico, e sulle strategie nate dal basso per affrontarlo.

Pagine: 174

ISBN: 9788835153719

Edizione:1a edizione 2023

Codice editore: 1072.18

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Pagine: 174

ISBN: 9788835153726

Edizione:1a edizione 2023

Codice editore: 1072.18

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: ePub con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Attraverso l'etnografia a Peña Blanca, nel Cile settentrionale, il libro riflette sulle contemporanee e spesso invisibili manifestazioni del cambiamento climatico, e sulle strategie nate dal basso per affrontarlo. Quella ambientale spesso si rivela una crisi di molteplici relazioni - con l'ambiente, con la collettività e con i non-umani - prendendo la forma di una fine del mondo in ottica demartiniana.
L'acqua e la nebbia costituiscono il filo rosso della riflessione, che lega la vita biologica a quella culturale, l'ecologia alla storia, la natura alla cultura, in un intreccio che cancella i confini netti di queste dicotomie restituendoci un disegno complesso di relazioni confuse. La sfida che ci si pone di fronte consiste allora nel trovare nuovi immaginari, nuovi significati e nuove poetiche dell'altro. A Peña Blanca, ciò è stato possibile anche grazie alla costruzione degli atrapanieblas, reti utilizzate per "intrappolare" la nebbia e trasformarla in acqua. L'ideazione di queste strutture ha fatto fronte alla diffusione di stress, preoccupazione e ansia rendendo fertile una discussione sulla fenomenologia della nebbia, dell'acqua, e del vento come elementi più-che-umani che contribuiscono alla costruzione sociale di un ambiente in crisi.

Viola Di Tullio
, laureata in Antropologia culturale ed etnologia presso l'Università degli Studi di Torino, sta svolgendo un dottorato in Sustainable Development and Climate Change, un programma congiunto tra la IUSS di Pavia e l'Università LUISS Guido Carli dove si occupa della ridefinizione di sostenibilità, etica e politica delle piante e dei processi di riforestazione, intesi come soggetti cruciali nell'affrontare il cambiamento climatico. Nel 2022 ha vinto la VII edizione del Premio di Laurea "Valeria Solesin" promosso dalla Fondazione Lavoroperlapersona.

Ringraziamenti
Roberto Beneduce, Prefazione. Saperi ed esperienze per difendere il mondo
(Riferimenti bibliografici)
Introduzione
(Note sul metodo; Struttura del libro)
La crisi ambientale in antropologia
(Motivazioni della ricerca; Antropologia del cambiamento climatico; Le forme locali del cambiamento climatico; Le politiche idriche in Cile)
La Comunità Agricola di Peña Blanca
(Las tierras de pan llevar; La fine della società della pioggia; La produzione della scarsità; Le paure della fine)
Il campo come campo di forze
(L'antropologo sul campo; L'antropologo e gli attori dello sviluppo; La circolazione di teorie cospirazioniste; Il silenzio della storia; La colonizzazione vegetale)
I cacciatori di nebbia
(Atrapanieblas Comuneros; La porosità della nebbia; Le interferenze del cambiamento climatico; La nebbia alla fine del mondo)
Conclusioni
Riferimenti bibliografici
(Sitografia).

Contributi: Roberto Beneduce

Collana: Lavoro per la persona, collana della Fondazione Lavoroperlapersona

Argomenti: Compatibilità ambientale ed ecologica - Antropologia

Livello: Studi, ricerche

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