Questo libro è una guida a un possibile viaggio in un “campo” di riflessioni, di pratiche, di teorie e di depositi materiali dai confini sfumati, un viaggio che muove dagli albori della vicenda umana e arriva a metà del XVIII secolo. Esso si rivolge non solo a urbanisti e pianificatori, ma anche ad architetti, ingegneri, geografi, agronomi, forestali, ecologi, economisti, sociologici e antropologi che si trovano a praticare o attraversare questo campo chiamato “urbanistica”, o meglio, con connotazione meno disciplinare e urbanocentrica, “pianificazione e progettazione urbana e territoriale”.