Clinica della formazione - Open Access

Questa Collana di “clinica della formazione” è stata ideata e fondata da Riccardo Massa, un intellettuale e un filosofo dell’educazione che ha introdotto nel campo della ricerca educativa un modo nuovo e diverso di guardare alle pratiche dell’educazione e di concepire il lavoro pedagogico. Aveva proposto la ‘clinica della formazione’ come un approccio e una metodologia di ricerca educativa volti ad avvicinarsi alla concretezza di quella che lui amava chiamare ‘materialità educativa’. La clinica della formazione, la sua ‘pedagogia’, la sua ispirazione intellettuale, il suo ‘dispositivo’ sono nati grazie a Riccardo Massa.
Si deve a lui, alla sua cultura, alla sua volontà e al suo affetto se essa si è formata e se intorno ad essa ha potuto aggregarsi via via un gruppo, il ‘gruppo di clinica della formazione’. Riccardo Massa è scomparso il primo gennaio duemila, improvvisamente e imprevedibilmente.
Il Gruppo di clinica della formazione si propone di proseguire il cammino intrapreso da Riccardo, facendo riferimento alle linee guida, agli orientamenti culturali, alla metodologia di ricerca che con lui ha imparato, costruito, sperimentato.
I primi volumi della collana escono quando il suo ideatore e fondatore non c’è più. E tuttavia è più presente che mai.
Con amore il suo “Gruppo di clinica della formazione” lo ricorda.
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Collana Peer Reviewed

La ricerca ha estratto dal catalogo 50 titoli

Francesca Antonacci, Francesco Cappa

Riccardo Massa

Lezioni su "La peste, il teatro, l'educazione"

cod. 565.5

Jole Orsenigo, Antoine Kattar

Immaginario adolescente, adolescenti immaginari

Il volume raccoglie alcuni contributi di ricercatori universitari e professionisti del mondo pedagogico che affrontano il tema dell’immaginario tra psicoanalisi e pedagogia in relazione all’adolescenza e agli adolescenti reali. Il proposito dei curatori è quello di tematizzare la questione dell’immaginario degli adolescenti, ma anche il posto che gli adolescenti hanno nel nostro immaginario.

cod. 10565.1

Pierangelo Barone

Non esistono scritture innocenti

L'approccio clinico archeologico alle scritture professionali

Il volume esplora, attraverso un approccio clinico e archeologico, i modelli epistemologici, i retaggi culturali e di formazione, gli impliciti linguistici e le dimensioni nascoste delle pratiche discorsive rinvenibili nella documentazione psico-socio-educativa. In particolare, il testo vuole aprire uno spazio di approfondimento critico sulle scritture professionali, a partire dal quale delineare un nuovo approccio metodologico che possa contribuire allo sviluppo di competenze pedagogiche critico-riflessive sulle pratiche in atto.

cod. 565.25

Riccardo Massa

Cambiare la scuola

Educare o istruire?

Un’analisi spregiudicata e penetrante, che affronta a tutto campo i discorsi sulla scuola riconsegnandoli a una nuova prospettiva pedagogica.

cod. 565.24

Paola Marcialis

Home Sweet Home

Un quadro pedagogico sulle pratiche abitative contemporanee delle persone con disabilità

Oggi alcune persone con disabilità/fragilità accedono al diritto di scegliere dove e con chi abitare (Art. 19 della Convenzione ONU dei diritti delle persone con disabilità). Perché questo e altri diritti siano effettivamente accessibili a tutti, è cruciale ricostruire da dove prende origine la significazione sociale attuale della disabilità come pure del sistema articolato di dispositivi disciplinari e di controllo che fonda l’abilismo, come ci ha insegnato Riccardo Massa, di cui, nel ventennale della scomparsa, si ripubblica un saggio dedicato alla residenzialità e alla corporeità tra psichiatria e pedagogia.

cod. 565.2.9

Lucia Zannini

Il corpo-paziente

Da oggetto delle cure a soggetto della relazione terapeutica

cod. 565.8

Jole Orsenigo

Esperienza clinica

Alle radici delle professionalità in pedagogia

Insegnare, educare e formare sono mestieri differenti per contesti, valore simbolico e utenza, ma necessitano tutti di una scena collegiale dove riflettere sulle azioni compiute per valutarle e riconsiderarle da diverse angolature. È questa un’occasione etica, che restituisce professionalità alla dimensione operativa di insegnanti, educatori e formatori, ma che apre anche alla costruzione di un discorso condiviso di ordine pedagogico.

cod. 565.23

Pierangelo Barone, Veronica Berni

Fare teatro in carcere minorile

L'impatto delle attività della compagnia Puntozero all'interno dell'Istituto Penale Minorile Cesare Beccaria di Milano

Questa ricerca è volta a realizzare una valutazione di impatto sul Laboratorio teatrale dell’Associazione Puntozero all’interno dell’Istituto Penale Minorile Cesare Beccaria di Milano. Il volume invita a considerare il teatro come un’esperienza estetica, affettiva, corporale, che produce effetti non scindibili dal peculiare contesto esperienziale che li genera.

cod. 10565.1.2

Guendalina Cucuzza

Materialità e cura

Gli effetti formativi degli oggetti nell’autogestione del diabete di tipo1 nel paziente adulto

Il testo esplora dal punto di vista pedagogico il ruolo della materialità nelle pratiche di autogestione del diabete di tipo 1, una malattia cronica in cui il corpo di centinaia di migliaia di persone interagisce con tecnologie, procedure e oggetti necessari per vivere. Un libro per quanti sono interessati agli impatti della materialità in ambito socio-sanitario, i professionisti che a vario titolo attraversano luoghi e pratiche di cura e tutti quei pazienti diabetici che desiderano scoprire una nuova chiave di lettura per risignificare l’esperienza che vivono.

cod. 565.2.11

Centro Studi Riccardo Massa

Aprire mondi

Un percorso nella pedagogia di Riccardo Massa

Questo libro indica alcuni sentieri che Riccardo Massa ha tracciato nella sua opera, proponendo una lettura commentata di alcuni suoi scritti che consenta la comprensione dei temi, degli oggetti e dei modi del suo discorso pedagogico. A vent’anni dalla sua scomparsa, questo testo consente al lettore di attraversare alcuni snodi essenziali di un’opera che non ha mai smesso di interrogare l’educazione, l’istruzione e la formazione come problemi di tutti, promuovendo una sorta di iniziazione alla spregiudicatezza pedagogica di una figura ancora attuale.

cod. 565.22