Storia del pensiero organizzativo

Giuseppe Bonazzi

Storia del pensiero organizzativo

La nuova edizione del più importante testo italiano sull’argomento. Articolata in tre grandi questioni (industriale, burocratica e organizzativa), l’opera costituisce un testo di riferimento per chiunque si occupi di organizzazione del lavoro, problemi dell’impresa e razionalità delle decisioni.

Printed Edition

45.00

Pages: 512

ISBN: 9788846496829

Edition: 8a ristampa 2023, 14a edizione, riveduta e ampliata 2008

Publisher code: 1520.136

Availability: Buona

Questa Storia del pensiero organizzativo si è ormai imposta da molti anni come il più importante testo italiano sull'argomento. Adesso esce in una nuova edizione che aggiorna e completa l'importante trattazione critica di tutta la materia. Questa viene articolata in tre grandi questioni: industriale, burocratica e organizzativa.
La questione industriale, definita dagli assi portanti tecnologia e consenso, si apre con una lettura storicizzata di Taylor, prosegue con il dibattito sul superamento del taylorismo e la pluralità delle forme industriali, fino ai problemi posti oggi dalla flessibilità e dalla "scoperta" occidentale del Modello Giapponese.
La questione burocratica, definita dagli assi funzioni delle norme e strategie dei soggetti, inizia con il "tipo ideale" proposto da Weber e prosegue con il dibattito post-weberiano fino ai più recenti orientamenti sulle possibilità e i limiti di un'organizzazione post-burocratica del lavoro nelle aziende.
La questione organizzativa, definita dagli assi decisioni e risorse, sottolinea la portata rivoluzionaria del modello di Simon sulla razionalità limitata ed esamina gli sviluppi successivi fino agli approcci culturalisti, all'economia dei costi di transazione, all'approccio ecologico alle popolazioni organizzative, alla scuola neo-istituzionale e alla cosiddetta sociologia della traslazione.
La vastità degli argomenti trattati, l'originalità dell'impianto, la chiarezza dell'esposizione rendono l'opera di Bonazzi un testo di riferimento per chiunque si occupi di organizzazione del lavoro, problemi dell'impresa, razionalità delle decisioni.
Giuseppe Bonazzi (n. 1932) è ordinario di sociologia dell'organizzazione presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Torino. Oltre ad altre pubblicazioni, è autore di Alienazione e anomia nella grande industria (1964), Ruoli di comando e gruppi prescrittivi (1967), In una fabbrica di motori (1975), Colpa e potere. Sull'uso politico del capro espiatorio (1983). Recentemente ha pubblicato Il tubo di cristallo. Fabbrica integrata e modello giapponese alla Fiat Auto (1993), Lettera da Singapore (1996) e Sociologia della Fiat (2000).


Introduzione
(Che cosa vuol dire 'pensiero organizzativo'?; La centralità del concetto di dibattito; Le tre 'questioni' in cui si articola il pensiero organizzativo; La questione industriale: tecnologia e consenso; La questione burocratica: funzioni e strategie; La questione organizzativa: decisioni e risorse; Bibliografia)
Parte I. La questione industriale: tecnologia e consenso
L'organizzazione scientifica del lavoro, ovvero il taylorismo
(Tre punti preliminari; Il contesto storico in cui nacque il taylorismo; I sistemi tradizionali di conduzione aziendale: empiria e arbitrio; La lettura tayloriana delle fabbriche alla fine del 19° secolo; La scienza come via di salvezza. Elementi di un'antropologia tayloriana; Principi essenziali e meccanismi organizzativi dell'Osl; L'one best way e il primato dell'impresa; Bibliografia)
Dopo Taylor. Nascita e fortuna delle "Relazioni Umane"
(Critica e superamento del taylorismo. Tre chiavi di lettura; Limiti tecnici e concettuali del taylorismo; Fatica e monotonia. I primi studi di psicologia industriale; La nascita della scuola delle "Relazioni Umane"; L'ideologia delle Relazioni Umane; Conclusioni. Le Relazioni Umane come "lubrificante" del taylorismo; Bibliografia)
Chester Barnard. L'azienda come sistema cooperativo
(Fondazione etica della società e management non proprietario; La parabola del masso. I fondamenti dell'azione cooperativa; Efficacia ed efficienza; L'economia degli incentivi; La teoria dell'autorità; Le funzioni del dirigente; La personalità del dirigente. Conclusioni; Bibliografia)
Le teorie della crescita della personalità
(Le vie di uscita dall'afflizione taylorista; La scala dei bisogni umani secondo A. Maslow; Chris Argyris: il conflitto tra individuo e organizzazione; Frederick Herzberg: "igiene" e motivazione; Motivazioni, leadership ed efficienza; Rensis Likert e gli stili di leadership; Osservazioni conclusive; Bibliografia)
Tecnologia e pluralità delle forme industriali
(Superamento pratico e superamento concettuale del taylorismo; Alain Touraine: tecnologia ed evoluzione del lavoro; Alcune questioni teoriche sollevate dalla ricerca; Robert Blauner: l'alienazione operaia da costante del capitalismo a variabile della tecnologia; Bibliografia)
Nuove professionalità e consenso operaio
(Verso la società dei servizi. Ripercussioni sulla ricerca sociale; Da Braverman a Burawoy: coercizione e consenso nella Labour Process Theory; Alle radici del consenso operaio. I "giochi di produzione"; Trent'anni di making out; Altri fattori di consenso: mercato interno del lavoro e consolidamento dello Stato interno; Problemi aperti e limiti nell'analisi di Burawoy; I "nuovi concetti di produzione" nell'analisi di Kern e Schumann; I limiti all'ottimismo dei "nuovi concetti di produzione"; Bibliografia)
Nel post-fordismo: specializzazione flessibile, produzione snella e fabbrica modulare
(Alternative storiche al fordismo: le tesi della 'specializzazione flessibile'; La scoperta del modello giapponese; I tratti essenziali del modello giapponese; Le intrinseche ambiguità del modello giapponese: con quali limiti è esportabile?; La via occidentale alla produzione snella: una ricerca alla Fiat Auto; Oltre la produzione snella: dalla Fabbrica Integrata alla Fabbrica Modulare; Conclusioni: oltre il taylorismo e oltre il fordismo; Bibliografia)
Parte II. La questione burocratica: funzioni e strategie
Max Weber: la burocrazia come apparato del potere legale
(La "sociologia comprendente". Oggetto e strumenti della ricerca sociologica; L'agire dotato di senso; Il tipo ideale; Procedimenti concreti di costruzione del tipo ideale; I tre tipi puri del potere legittimo; Essenza, presupposti e svolgimento del potere burocratico; Condizioni storiche dello sviluppo della burocrazia; Le ambivalenze della burocrazia; Bibliografia)
Dopo Weber. Le conseguenze inattese della burocrazia nell'analisi di Robert Merton
(Sviluppi post-weberiani degli studi sulla burocrazia; Funzionalismo forte e funzionalismo debole nella sociologia americana: Parsons e Merton; La critica mertoniana dei postulati funzionalisti; Funzioni manifeste e funzioni latenti; Le funzioni latenti come strumento di ricerca: le disfunzioni della burocrazia; Conclusioni. Strutture burocratiche e personalità; Bibliografia)
Alvin Gouldner: la pluralità dei modelli burocratici
(Il contributo di A. Gouldner al dibattito post-weberiano; I presupposti teorici della ricerca; La discesa sul campo: dal "modello di indulgenza" alla burocratizzazione; Gli aspetti inattesi della burocratizzazione; I limiti della burocratizzazione: la situazione nella miniera; Funzioni manifeste e funzioni latenti delle norme; Il modello teorico. Tipologia dei modelli normativi; Conclusioni. Modello razionale e modello naturale; Bibliografia)
Philip Selznick: logiche organizzative e leadership
(L'influenza di Michels e le differenze da Merton; Ideologia e prassi nella Tva; Cooptazione formale e cooptazione informale; Gli imperativi funzionali di adattamento e conservazione; L'accusa di "patos metafisico" e la distinzione tra organizzazione e istituzione; Funzioni e rischi della leadership; Bibliografia)
Michel Crozier: sistema burocratico e strategie degli attori
(Le principali novità teoriche del modello di M. Crozier; L'esame di due burocrazie statali; Il potere come controllo dei margini di incertezza; Lotte di potere e strategie dei soggetti; Il problema del mutamento nella burocrazia; Burocrazia e contesto nazionale; Oltre la burocrazia. Tecnologia e crescita culturale; Dopo Il fenomeno burocratico. La sociologia francese della pubblica amministrazione; Bibliografia)
Varietà e progettazione delle forme organizzative
(Il superamento della burocrazia tradizionale nella letteratura manageriale; La direzione per obiettivi. Il contributo di P. Drucker; Vantaggi e costi della direzione per obiettivi; I quattro principali modelli di organizzazione aziendale; Henry Mintzberg: le cinque configurazioni organizzative; Meccanismi di coordinamento e parti dell'organizzazione; La differenziazione delle aziende nella società contemporanea; Bibliografia)
Oltre la burocrazia tradizionale: tecnologie complicate e utenti esigenti
(Due nuovi filoni di ricerca; Un precedente: la tipologia di Charles Perrow; A tu per tu con le nuove tecnologie: Lave e Wenger e le comunità di pratiche; Le comunità di pratiche sui luoghi di lavoro; A tu per tu con gli esseri umani: Arlie Hochschild e i "lavori emozionali"; Robin Leidner e i servizi interattivi: tra routine e imprevedibilità; Routinizzare le emozioni tra resistenza e complicità; Bibliografia)
Parte III. La questione organizzativa: decisioni e risorse
Il funzionalismo nell'analisi organizzativa: da Parsons a Etzioni
(Lineamenti generali del pensiero di Talcott Parsons; Il processo di socializzazione: Freud riletto da Parsons; La società come sistema sociale: lo schema AGIL; Le variabili strutturali e le differenziazioni interne al sistema; L'analisi organizzativa: due assunti di principio; Il terreno dell'analisi organizzativa; Le critiche al modello di Parsons; Etzioni: un'analisi fondata sulla "disposizione all'obbedienza" nelle organizzazioni; Una tipologia delle organizzazioni; La congruenza come condizione di efficienza organizzativa; Disposizione all'obbedienza, leadership e carisma; Alcune osservazioni conclusive; Bibliografia)
Razionalità limitata e decisioni: Herbert Simon e la sua scuola
(I tre punti della rivoluzione simoniana; Le false certezze dei principi classici; Giudizi di fatto e giudizi di valore. Il continuum mezzifini; I limiti della razionalità umana; Le strutture organizzative: decisioni programmate, autorità, influenza; L'equilibrio nell'organizzazione e la decisione di partecipare; R. Cyert e J. March: coalizioni, quasi-soluzione dei conflitti e ambiguità dei fini; Bibliografia)
Teorie della contingenza e controllo dell'incertezza
(Problematica generale delle teorie della contingenza; Un antefatto teorico: il concetto di sistema socio-tecnico; La ricerca di Joan Woodward: la tecnologia come criterio tipologico; Tra tecnologia e dimensioni: da Joan Woodward al gruppo di Aston; Ambiente e struttura: le ricerche di Lawrence e Lorsch; James Thompson: novità e continuità; Modello razionale e modello naturale: la ricerca di una sintesi; Razionalità tecnica e razionalità organizzativa; Il controllo dell'incertezza come logica organizzativa; I criteri delle decisioni in condizioni di incertezza crescente; Bibliografia)
Cultura, significato e risorse: approcci duri e approcci morbidi alle organizzazioni
(Dal paradigma delle contingenze agli approcci "morbidi"; Edgar Schein: il primato della cultura organizzativa; Schein: la formazione di una cultura; Un approccio "duro" alle organizzazioni: la dipendenza dalle risorse e il ricorso ai simboli nell'analisi di Pfeffer e Salancik; Il ruolo del management tra risorse e simboli; Karl Weick e i processi cognitivi; Alcune proprietà dell'ambiente attivato; Bibliografia)
L'economia dei costi di transazione: mercato, gerarchia e clan nelle analisi di Oliver Williamson e di William Ouchi
(L'economia dei costi di transazione e la ridefinizione del campo dell'analisi organizzativa; I presupposti: razionalità limitata ed opportunismo; Il dilemma fondamentale: comprare o produrre?; Fattori destabilizzanti. Crisi del mercato e crisi della gerarchia; Due prime conseguenze per la ricerca; Idiosincrasia e fiducia; Alcune critiche al modello di Williamson; Efficienza e potere. I problemi posti dal caso del villaggio aziendale; William Ouchi: il clan come altra forma di governo delle transazioni; Bibliografia)
Adattamento e selezione: l'"ecologia" delle popolazioni organizzative
(Arthur Stinchcombe e le popolazioni organizzative; Le potenzialità organizzative della società; L'imprinting storico delle specie organizzative; La teoria ecologica delle popolazioni organizzative. Adattamento e selezione; Gli effetti della competizione: pluralità e isomorfismo; La competizione in un ambiente imprevedibile: generalismo e specialismo; Bibliografia)
La scuola neo-istituzionalista
(Novità e rilevanza della scuola; I concetti di campo organizzativo e di isomorfismo; Lynne Zucker: un approccio soggettivista alle istituzioni; Lynne Zucker: un esperimento di laboratorio sulla trasmissione di cultura; John Meyer e Brian Rowan: le organizzazioni tra efficienza e miti istituzionali; Un altro esempio di ricerca neo-istituzionale: la pluralità dei capitalismi asiatici; Barbara Czarniawska: come viaggiano le idee tra mode e istituzioni; Bibliografia)
Conclusioni. Una storia, non soltanto un manuale
Indice dei nomi.

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