Schmitt romantico

Francesca Monateri

Schmitt romantico

Letteratura, Mito, Avanguardie

Un nesso multiforme lega il giurista tedesco Carl Schmitt alla letteratura, alla critica letteraria e, più in generale, all’estetica. Da Hugo von Hofmannsthal all’artista Dada Hugo Ball, passando per i poeti Theodor Däubler e Konrad Weiss, fino ai pittori Emil Nolde, Werner Gilles e a tanti altri, Schmitt si confronta con molte delle personalità artistiche più significative della sua epoca, rivelandosi un pensatore eccentrico e rifiutando l’accusa di degenerazione mossa dal nazionalsocialismo all’arte contemporanea.

Edizione a stampa

32,00

Pagine: 282

ISBN: 9788835161073

Edizione: 1a edizione 2024

Codice editore: 894.1

Disponibilità: Discreta

Pagine: 282

ISBN: 9788835166108

Edizione:1a edizione 2024

Codice editore: 894.1

Possibilità di stampa: No

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Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Pagine: 282

ISBN: 9788835166115

Edizione:1a edizione 2024

Codice editore: 894.1

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

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Formato: ePub con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Un nesso multiforme lega il giurista tedesco Carl Schmitt alla letteratura, alla critica letteraria e, più in generale, all'estetica. Da Hugo von Hofmannsthal all'artista Dada Hugo Ball, passando per i poeti Theodor Däubler e Konrad Weiss, fino ai pittori Emil Nolde, Werner Gilles e a tanti altri, Schmitt si confronta con molte delle personalità artistiche più significative della sua epoca. In opposizione all'ideologia conservatrice, il professore di diritto si rivela un pensatore eccentrico, rifiutando l'accusa di degenerazione mossa dal nazionalsocialismo all'arte contemporanea.
È il terreno per una rilettura essenziale del suo testo del 1919 sul movimento romantico, troppo spesso trascurato. Indagando l'influenza che le Avanguardie artistiche esercitarono sul suo pensiero, l'autrice sottolinea come la riflessione di Schmitt su arte e letteratura non costituisca un elemento marginale, ma rappresenti il cuore stesso della sua posizione storico-politica. Emergono così questioni significative anche per il mondo contemporaneo: la mescolanza di estetica e politica rischia di alimentare sempre forme reazionarie, oppure è possibile trasformare positivamente quella relazione? E cosa può significare per la politica e per l'estetica?

Francesca Monateri (1994) ha conseguito il dottorato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e attualmente è borsista all'Istituto italiano di Studi Storici di Napoli. Ha pubblicato la monografia Katechon. Filosofia, politica, estetica (Bollati Boringhieri 2023) e svariati contributi su riviste italiane e per editori stranieri, tra cui De Gruyter, Edinburgh University Press, Springer. Ha partecipato a numerosi convegni e seminari nazionali e internazionali. È membro della Società Italiana di Estetica e della SAFI (Societas Aperta Feminarum in Iuris Theoria), ed è redattrice dell'Almanacco di Filosofia Politica, di Itinera. Rivista di filosofia e teoria delle arti, e di Studi Filosofici.

Introduzione
Schmitt come artista
(Dr. Negelinus e "I tedeschi"; Karl Kraus, un'antinatura; Biografia e autobiografia; Anemia e amoralismo; Il Führer come artista)
Espressionismo politico
(Amici degenerati: Emil Nolde, Werner Gilles ed Ernst Wilhelm Nay; Hugo Ball e Wassily Kandinsky: tra teologia politica e sociologia dei colori; Franz Blei, spiriti superiori; La giustizia di Konrad Weiss; Immaginazione conservatrice. Schmitt lettore di Theodor Däubler)
Contro un'estetica conservatrice?
(Il moderno e l'estetizzazione della politica: Nicolaus Sombart; Estetica e potere nella rivoluzione conservatrice; Hugo von Hofmannsthal: la sovrapposizione di artistico e politico; Hermann Broch oder die Romantik; Espressionismo e romanticismo)
Estetica e Romanticismo politico
(Soggettivismo e occasionalismo: i romantici non sono "cattolici"; Critica dell'estetica: contro una politica simbolica; "Circoli seri"? Il romanticismo e i suoi amici; Schmitt e Hegel: le scuole romantiche; Schmitt romantico? Ball, Löwith, Lukács)
Un residuo inconsapevole
(Don Chisciotte e Amleto: contendere i presupposti del romanticismo; Dal simbolo al mito. Schmitt interprete di Shakespeare e Hobbes; Schmitt morfologo; Cosa significa per la filosofia politica?; La riattivazione estetica di risorse mitopoietiche)
Conclusione. La finzione come fondazione
Indice dei nomi.

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