«La reciprocità tra il fattore umano e quello tecnologico ci induce a concludere che un'organizzazione industriale non può essere descritta nei soli termini o di un sistema sociale o di un sistema tecnologico: in altre parole, si tratta di un sistema socio-tecnico».

Proposto qui con esemplare agilità e chiarezza di riferimenti sia empirici che teorici, è questo uno degli approcci più dibattuti e attuali della moderna teoria dell'organizzazione, cui fanno riferimento prestigiosi centri e gruppi di ricerca internazionali, dal Tavistock Institute of Human Relations in Inghilterra allo Yale Technological Project in America, nell'ambito del quale è stata svolta appunto questa ricerca.

Condotto su uno stabilimento automobilistico statunitense parte di un vasto complesso, lo studio qui presentato affronta il tema del processo di cambiamento di una complessa struttura organizzativa, analizzando i rapporti tra tecnologia produttiva, struttura sociale e organizzativa, atteggiamenti e comportamenti umani nella fabbrica.

Ruolo della leadership, modelli di comunicazione, strutture di gruppo, autorità: nel quadro dinamico dell'azienda vista come sistema vivente, tutti questi elementi si modificano e si ridefiniscono in relazione al mutamento tecnologico, e viceversa, offrendo un'immagine concreta e differenziata dei problemi posti dalla gestione organizzativa dei processi di mutamento.

Oltre che a studiosi e specialisti di sociologia dell'organizzazione, quest'opera è destinata a chi si trova ad operare concretamente all'interno o a contatto con la realtà aziendale, oggi in rapida trasformazione.

R. H. Guest, attualmente professore di Organizational Behavior presso il Dartmounth College di Hanover, New Hampshire (Usa), è autore di numerose pubblicazioni, fra cui ricordiamo in particolare L'operaio alla catena di montaggio (Milano, Franco Angeli, 1973), scritto in collaborazione con C. R. Walker.